Bojinov: «Gattuso diventerà Mourinho, Silva e Kalinic non più forti di me» - Milan News 24
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Bojinov: «Gattuso diventerà Mourinho, Silva e Kalinic non più forti di me»

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André Silva Cutrone

Valeri Bojinov è una vecchia conoscenza del calcio italiano: tante maglie indossate in Italia ed ora è al Rijeka, squadra che ha battuto il Milan nell’ultima giornata di Europa League: e proprio sui rossoneri ha lanciato una provocazione

Dal Portogallo all’Inghilterra, dalla Serbia alla Cina, dalla Svizzera alla Croazia: in giro Bojinov, bulgaro, non si dimentica della sua parentesi italiana, durata parecchi anni e con tante maglie diverse. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’attaccante ora in forza al Rijeka ha lanciato più di una frecciatina al Milan, evidenziando la decadenza del club rossonero e della ‘mediocrità’ dell’attacco: «Premessa. Il Milan come tutta la Serie A non rappresenta più la grandezza che ho conosciuto io. Alla Juve ero in camera con Nedved e il suo Pallone d’Oro. Ho segnato il primo gol a San Siro il 6 gennaio 2005 quando Sheva sollevava il suo di Pallone d’Oro. Segnai a una squadra che aveva Dida, Cafu, Nesta, Maldini, Pirlo, Kakà. Andavi lì e pensavi: se tutto va bene gli lascio tre punti. In mezzo giocava Gattuso: Rino è una leggenda, con il tempo diventerà un nuovo Mourinho. In questo Milan giocherei senza problemi e non perché Kalinic e Silva faticano. Giocherei perché sono al loro livello. Cutrone mi piace ma non è un campione: “il ragazzo” mi piace perché sa darsi da fare».

Contro il Ludogorets il Milan avrà vita facile?

«Per loro il campionato bulgaro è un giocattolo, l’intenzione come quella di altre squadre in crescita dei balcani è farsi valere in Europa. Loro sono impressionanti nello scouting, hanno una squadra piena di stranieri che comprano a uno e rivendono a dieci».

Perché Bojinov, talento che segnava in A da minorenne oggi è arrivato da svincolato al Rijeka?

«Per il mio talento dovrei giocare nel Real. Ho sbagliato da ragazzo, ero esplosivo, pesante. Ora sono maturo coi miei due figli, Valeri jr e Nicole. Ma già nel mio Lecce giocavo con Vucinic, Chevanton, Giacomazzi, una squadra che oggi vincerebbe lo scudetto. Sono arrivato qui e non è niente male, del resto se poche settimane fa hanno vinto 2-0 con il Milan non sarò in una squadretta…»

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