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Milan-Arsenal: pregi, difetti e precedenti con i Gunners
Dall’urna di Nyon è uscito Milan-Arsenal, uno dei sorteggi peggiori che poteva capitare per i rossoneri ma i Gunners non sono imbattibili
Milan-Arsenal è, senza dubbio, la partita più bella ed avvincente degli ottavi di finale di Europa League. Sulla carta, gli inglesi erano una delle formazioni da evitare ma, approfondendo bene e analizzando nel dettaglio il rendimento dei Gunners, diventa un avversario alla portata. Partiamo dai pregi: l’Arsenal è una squadra organizzata con tanto talento, soprattutto in avanti: Ozil e Mkhitaryan sono due giocatori in grado di mettere in difficoltà qualsiasi difesa e Lacazette è un attaccante da 20 gol a stagione. Difetti? La fase difensiva resta un problema per i Gunners che, in campionato, hanno subito ben 36 gol (il doppio dello United, 16 in più del City e addirittura gli stessi del Brighton e Newcastle) ma, soprattutto, potrà pesare il fatto di non avere a disposizione quell’Aubameyang comprato a gennaio dal Borussia ma non schierabile in Europa League proprio perché ha già giocato la competizione con la maglia giallonera.
Gli ultimi precedenti con l’Arsenal risalgono al 2012 quando il Milan di Ibrahimovic vinse 4-0 all’andata, perse 3-0 al ritorno e passò il turno approdando ai quarti di finale di Champions League, con lo svedese che, in alcune interviste, ha ricordato quella mentalità da provinciale dell’allora tecnico rossonero Allegri. Le due squadre si incontrarono anche nel 2008 e lì trionfò l’Arsenal: dopo lo 0-0 dell’andata, il 2-0 firmato Adebayor e Fabregas gelò San Siro. Il primo precedente, però, risale al 1995: all’epoca, la Supercoppa Europea veniva assegnata con due sfide, in inverno, e non in una gara secca come accade ora. All’andata, la squadra allenata da Fabio Capello pareggiò 0-0 fuori casa. Al ritorno, davanti al pubblico amico, si impose per 2-0 con un’insolita maglia gialla e si aggiudicò il trofeo. Nel primo tempo sbloccò Boban, nella ripresa Massaro di testa chiude la contesa e siglò il double dopo la vittoria nella Champions League del 1994 contro il Barcellona.