Malagò sulla crisi impiantistica italiana: «San Siro...»
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Malagò sulla crisi impiantistica italiana: «Insufficienze palesi. San Siro? Nuovo impianto salvaguardando parzialmente il vecchio. Necessario perchè…»

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Malagò, presidente del CONI, ha analizzato la crisi impiantistica italiana concentrandosi soprattutto su San Siro. Le dichiarazioni

Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026 e numero uno del CONI, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport a margine della manifestazione ‘Tennis & Friends’ a Roma, affrontando il tema critico della situazione degli stadi in Italia e il ruolo delle prossime grandi manifestazioni sportive, come le Olimpiadi invernali e gli Europei di calcio del 2032.

Malagò e la crisi degli stadi: «Siamo alle dolenti note»

Malagò non ha usato mezzi termini per descrivere la condizione dell’impiantistica sportiva nazionale, definendola una vera e propria crisi: «L’impiantistica in Italia? Qui siamo alle dolenti note, lo dicono tutti. Dai soggetti interessati agli organismi sportivi, club non solo calcistici».

Secondo il presidente, a fronte dei grandi risultati raggiunti dallo sport italiano, la valutazione delle infrastrutture è impietosa: «A fronte di grandi risultati abbiamo una pagella che non ci fa onore con insufficienze palesi per quella che è la mappatura dell’impiantistica sportiva». Un’analisi che chiama in causa l’inerzia e le difficoltà burocratiche che da anni bloccano l’ammodernamento degli stadi, fondamentali per la crescita economica e sportiva dei club.

San Siro tra Olimpiadi e futuro

Il focus si è poi spostato su San Siro, lo stadio che ricoprirà un ruolo di assoluto prestigio in occasione dei Giochi Invernali. Malagò ha confermato che l’impianto milanese sarà il palcoscenico di un evento globale: «San Siro sarà il teatro della cerimonia inaugurale dei Giochi, uno spot pazzesco per San Siro, per Milano, per le Olimpiadi, per l’Italia».

Il presidente ha poi espresso pieno appoggio alla soluzione che vede Milan e Inter impegnate nella costruzione di un nuovo impianto. Malagò si è detto «d’accordo con la procedura che vede un nuovo impianto salvaguardando solo parzialmente il vecchio San Siro». Questo modello, ha spiegato, è la norma a livello internazionale: «Succede in tutto il mondo, non ci sono questo tipo di condizionamenti».

Infine, Malagò ha lanciato un monito al sistema Italia a non sprecare le opportunità in arrivo: «Dopo aver perso sciaguratamente il treno delle Olimpiadi estive che avrebbe sistemato tutto […] questo treno che passa delle Olimpiadi e soprattutto degli Europei del 2032 non lo possiamo non prendere». Una chiara esortazione a sfruttare l’occasione di Euro 2032 per sbloccare finalmente la situazione degli stadi italiani.

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