HANNO DETTO
Leao Milan, Biasin non le manda a dire: «Lo scorso anni era imprescindibile e c’erano tanti problemi, penso che…»
Leao Milan, Biasin non le manda a dire: «Lo scorso anni era imprescindibile e c’erano tanti problemi, penso che…». Le ultimissime
Come da consuetudine, il mercoledì di sosta nazionali porta con sé l’editoriale di Fabrizio Biasin su Tuttomercatoweb.com, e questa volta al centro dell’analisi del giornalista c’è la nuova e convincente marcia del Milan di Massimiliano Allegri.
Il punto focale dell’editoriale di Biasin è il rapporto tra la crescita della squadra e la figura di Rafael Leao. Il giornalista parte dalla constatazione che il portoghese, pur restando un talento purissimo, non è più l’unica ancora di salvezza o il risolutore di tutti i problemi, un cambiamento di prospettiva che ha giovato enormemente ai rossoneri.
Biasin è diretto nella sua osservazione: Leao rieccolo fino all’anno scorso era l’imprescindibile del Milan e, infatti, il Milan aveva tanti problemi. Il concetto è chiaro: un eccessivo affidamento sul singolo, per quanto decisivo, finisce per limitare il potenziale collettivo. L’ossessione del Leao-dipendente ha paralizzato in parte la squadra nelle stagioni precedenti, caricando l’esterno di responsabilità troppo grandi per la continuità di un intero gruppo.
La svolta, secondo Biasin, è evidente nella stagione attuale, dove il lavoro di Tare e Allegri sta dando i suoi frutti. Ora è una delle tante risorse della sua squadra e, infatti, il Milan è tornato ad avere una prospettiva importante. Questa frase riassume l’attuale filosofia: Leao è una stella, ma è inserito in un meccanismo che funziona anche in assenza della sua singola fiammata.
L’intelligenza costruttiva della dirigenza, con Igli Tare che ha portato innesti mirati, e la capacità tattica di Allegri di distribuire i compiti e le responsabilità, hanno ricreato un vero gruppo. Il singolo non può e nemmeno deve essere la soluzione, quella te la deve dare il gruppo, sempre che sia stato costruito con intelligenza. È questo il monito di Biasin: il Milan di oggi dimostra che il successo duraturo non è legato al genio isolato, ma alla forza e alla coesione del collettivo.
I rossoneri, pur con gli infortuni attuali come quello di Pulisic, mostrano una solidità mentale e tattica che mancava. La squadra ha più alternative e più personalità diffuse, elementi che l’hanno riportata stabilmente nelle posizioni di vertice, dimostrando che la vera soluzione è il progetto, non il nome sulla maglia.
