Ielpo difende Tatarusanu: «Critiche ingenerose, tra i pali è sicuro»
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Ielpo difende Tatarusanu: «Critiche ingenerose, tra i pali è sicuro»

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Mario Ielpo, ex portiere del Milan, ha parlato alla vigilia del derby di domenica sera. Le sue dichiarazioni sul match con l’Inter

Mario Ielpo ha parlato a Gazzetta.it in vista del derby di domenica sera: le parole dell’ex portiere del Milan.

DERBY DEL CUORE – «Ne ho giocati un paio in Coppa Italia, ma ne ricordo di belli visti dalla panchina. Quello vinto 2-1 a marzo ’94 ad esempio, autogol di Bergomi e gol di Massaro. E poi un altro… da casa. Maggio 2001, 6-0 del Milan. Ero a casa di amici vicino San Siro, a fine primo tempo gli interisti erano già usciti dallo stadio».

DELUSIONE – «Ottobre ’94, ottavi d’andata di Coppa Italia. Bergomi mi segna di testa sotto la Sud a mezz’ora dalla fine. Capito? Bergomi! Che sfortuna. Uno dei suoi ultimi gol in carriera tra l’altro, un evento rarissimo, e ancora mi dà fastidio. Scherzi a parte, a quei tempi il derby valeva più per l’Inter che per noi. A loro svoltava la stagione, mentre per il Milan era giusto un rimpianto. Ho esordito in Serie A in un Cagliari-Inter 0-3 con tripletta di Klinsmann, settembre ’90. Erano campioni d’Italia, ma il ciclo stava per finire. Quando sono stato al Milan non c’è mai stata un’Inter davvero forte».

CHI TOGLIEREI ALL’INTER – «Di sicuro Barella, e poi uno tra Dzeko e Lautaro. Facciamo entrambi dai. Tra l’altro adoro Nicolò, è un fenomeno. È il centrocampista del presente e del futuro».

FAVORITO SCUDETTO – «Inter, Milan e Napoli sono sullo stesso piano, ma credo che come organico i nerazzurri siano ancora i più forti. Forse il Milan arriva al derby un po’ stanco, ma se ti prende in contropiede in velocità ti fa male sul serio. È un derby che può finire in parità, dipenderà dai singoli. Punto su Ibra. E da portiere spezzo una lancia in favore di Tatarusanu: tutti lo criticano e gli parlano dietro, non sono d’accordo. Non è un fenomeno, ma tra i pali dà sicurezza».

SAN SIRO – «San Siro non ha difetti, non capisco chi dice che non va bene. Cosa può darti un altro impianto? Il Meazza è perfetto. Si vede bene, gli spalti non sono troppo vicini, cammini nella storia, l’impatto è incredibile. È il dodicesimo uomo, vale sia per l’Inter che per il Milan. San Siro ti avvolge, ti protegge, è uno scudo».

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