Calabria: «Facevo fatica con Pioli ora parla il campo, su Donnarumma...»
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Calabria: «Facevo fatica con Pioli ora parla il campo, su Donnarumma…»

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Davide Calabria, prima di lasciare il ritiro della Nazionale, ha parlato ai microfoni di Dribbling. Ecco le sue parole

Davide Calabria, prima di lasciare il ritiro della Nazionale, ha parlato ai microfoni di Dribbling. Ecco le sue parole su Donnarumma e non solo:

DONNARUMMA –  «Mi è dispiaciuto per Donnarumma che è un amico, siamo cresciuti insieme. Lui ha fatto le sue scelte, altri hanno fatto le loro, poi ognuno deve prendersi le sue responsabilità. Rispetto il pensiero di ognuno, ma sinceramente la penso in maniera diversa: io non avrei fatto una contestazione di questo genere soprattutto perché per noi, quando indossiamo la maglia della Nazionale, è importante fare una bella partita e non è mai bello che un proprio compagno venga fischiato così. Poi abbiamo perso sul campo e non per queste cose».

ITALIA BELGIO – «Sarà una partita di grande livello. Si parla di una delle squadre più forti del mondo. Stanno facendo bene da tanti anni, come noi, e sarà una grande sfida, bellissima. Non è sicuramente come la finale per il primo e secondo posto, però non dobbiamo sottovalutare la partita, anche perché essendo una gara della Nazionale è ovvio che daremo sempre il 100%. Mancini ci ha detto che sarà importante soprattutto per il ranking, purtroppo non c’è in palio il primo posto, ma non è mai bello perdere. Vogliamo sempre vincere, le sensazioni che ci sono dopo una vittoria sono impagabili quindi cerchiamo di ritrovarle».

SU LUKAKU – «Sono stati dei bei derby quando abbiamo giocato contro. È un top player mondiale, penso che sia il loro punto di riferimento nel gioco, sarà una bellissima sfida».

37 PARTITE SENZA SCONFITTA – «Ci vorranno tanti anni per rivedere una striscia così. Abbiamo perso contro una grande squadra, giovane ma ambiziosa come noi. Fa parte del calcio, non sempre si può vincere. Sicuramente non ha fatto piacere, penso che potevamo fare meglio ma fa parte del gioco. Non era un incubo, anzi era uno stimolo assoluto perché comunque è la striscia più lunga della storia, una cosa che deve rendere orgoglioso il popolo italiano».

PIOLI – «All’inizio facevo fatica a mettere in campo le sue idee, invece adesso quelle idee stanno portando risultati sia a me che alla squadra. Gli ultimi due anni sono stati molto positivi dal punto di vista personale e del Milan. Ho rinnovato non tanto tempo fa con la società in cui sono cresciuto, indosso spesso la fascia di capitano, stiamo giocando un bel gioco, siamo lì davanti in classifica, ora la ciliegina sulla torta è stata la convocazione in Nazionale. Sicuramente un percorso lungo che comunque ormai mi sta dando dei risultati, sono contento di quel che sto facendo. Abbiamo un rapporto bellissimo. L’ho sempre detto, è partito un po’ così così il nostro rapporto e l’ha detto anche lui, perché abbiamo avuto delle discussioni all’inizio, ma poi abbiamo trovato la quadra giusta e adesso ci troviamo anche senza parlarci. È il nostro mister, lo seguiamo, ha delle idee bellissime che poi riusciamo a portare in campo».

IBRAHIMOVIC –  «Mi ha trasmesso la mentalità del lavoro. Anche lui è cresciuto dal niente, ha talento ma ha una voglia sempre frenetica di vincere, la voglia anche in allenamento e in partitella di dare tutto. Ha alzato sicuramente il livello della squadra e di tutti, credo che ci abbia davvero fatto bene perché è stato ed è uno dei top player in assoluto a livello mondiale. Giocare con lui ci ha dato tanta carica e anche se ultimamente non ha giocato tanto, ci trasmette la sua energia da fuori e in campo si vede».

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