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Allegri Milan, ma quale corto muso! L’analisi punto per punto dell’importantissima vittoria contro il Bologna: il tecnico ha cambiato credo?
Allegri Milan, il tecnico livornese pare aver abiurato alla teoria del corto muso: diversi dati della gara col Bologna lo testimoniano
Il Milan di Massimiliano Allegri, dopo le prime tre giornate di campionato, sta iniziando a prendere una forma ben definita, pur mostrando ancora margini di miglioramento. La vittoria per 1-0 contro il Bologna, che potrebbe apparire come il classico risultato all’insegna del “corto muso” tipico dell’allenatore livornese, racconta in realtà una storia diversa. Come riportato da Calciomercato.com, il Diavolo ha dominato la partita, creando un’impressionante quantità di occasioni da gol e colpendo ben quattro legni della porta difesa da Skorupski. A queste si aggiunge un calcio di rigore solare negato per un fallo evidente di Lucumì su Nkunku. Insomma, una vittoria tutt’altro che striminzita, ma frutto di un’ottima prestazione sia in fase difensiva che, soprattutto, in quella offensiva.
Un Milan che crea e convince
La vera novità di questo Milan è la sua capacità di generare gioco e occasioni. Nonostante l’approccio tattico di Allegri, che prevede una difesa a tre e un uomo in più a centrocampo, la squadra si sta rivelando la più prolifica dell’intera Serie A per occasioni da gol create, ben 7 nelle prime tre partite, superando rivali temibili come Napoli e Atalanta. Questo dato è la prova tangibile di come Allegri stia plasmando un gruppo giovane e talentuoso, aggiungendo al suo classico credo calcistico soluzioni offensive innovative, pensate per esaltare le qualità dei singoli giocatori. L’obiettivo del tecnico è chiaro: trovare il giusto equilibrio tra solidità e fantasia, e finora il lavoro svolto ha dato risultati incoraggianti.
La mentalità vincente e il ruolo di Tare
La filosofia di Allegri va oltre la tattica. Sin dal suo arrivo, l’allenatore e il suo staff hanno lavorato sulla mentalità dei giocatori, un aspetto fondamentale per un gruppo che, pur essendo ricco di talento, non ha ancora un palmarès vastissimo. La direzione sportiva, guidata da Igli Tare, ha svolto un ruolo cruciale nella costruzione di questa squadra, puntando su giovani promettenti come Nkunku, ma anche su campioni di esperienza come Luka Modric, vero e proprio faro del centrocampo rossonero. La leadership di Modric è evidente non solo dal gol decisivo contro il Bologna, ma anche dai numeri: è il giocatore del Milan che ha creato più occasioni da gol in queste prime tre giornate, ben 9, con una media di 3 a partita. Subito dietro di lui si posizionano Pulisic con 8 occasioni e Saelemakers a quota 8, seguiti a sorpresa da Fofana.
Aggiustare la mira e guardare al futuro
Nonostante il primato nelle occasioni create, il Milan di Allegri detiene anche un altro record, decisamente meno fortunato: è la squadra che ha colpito più legni in Serie A, ben 6 in questo avvio di stagione. Questo dato, se da un lato sottolinea la sfortuna, dall’altro evidenzia la necessità per gli interpreti offensivi di aggiustare la mira. Giocatori come Gimenez e Pulisic sono chiamati a fare di più, a trasformare il potenziale in gol. Il lavoro di Allegri e del suo staff, con il supporto di Tare, è a buon punto. Il Milan è una squadra solida, con idee chiare e una mentalità vincente in crescita. Il futuro sembra luminoso, a patto che la squadra riesca a concretizzare il grande lavoro svolto in campo.
