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Italia Israele, scontri a Udine: tentato assalto allo stadio. Lancio di oggetti e bombe carta, feriti e fermati. La ricostruzione
Italia Israele, clima teso ad Udine prima della sfida: lancio di oggetti e bombe carta, tanti i feriti e i fermati dalla Polizia. La ricostruzione
Una manifestazione inizialmente pacifica, con circa 8.000 persone, è degenerata in gravi disordini nel centro di Udine. Dopo due ore di corteo tranquillo, la tensione è esplosa nei pressi di Piazza Primo Maggio, quando un gruppo di manifestanti Pro Palestina (circa 200 persone) ha tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine per raggiungere lo stadio Friuli, dove era in corso la partita Italia-Israele.
Il tentativo di sfondamento ha dato il via a violenti scontri. I facinorosi hanno lanciato una fitta pioggia di oggetti – tra cui bottiglie, pietre e segnali stradali divelti – contro gli agenti schierati in assetto antisommossa. La polizia ha risposto con gli idranti, ma i manifestanti sono riusciti a superare un primo cordone di sicurezza. Durante gli scontri sono esplose anche bombe carta.
La situazione è stata stabilizzata con l’arrivo dei blindati e il lancio di lacrimogeni per disperdere la folla. Il bilancio degli incidenti conta diversi contusi, tra cui un operatore televisivo colpito al volto da un sasso, e alcuni fermi operati dalle forze dell’ordine.
Il clima di tensione fuori contrastava con l’atmosfera all’interno dello stadio: i fischi di un piccolo gruppo durante l’inno israeliano sono stati coperti dagli applausi della maggioranza del pubblico.
