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Mercato Milan, da Boniface ad Harder: le rivelazioni sui mancati arrivi estivi è da non credere. La ricostruzione

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Mercato Milan, Gianluca Di Marzio, noto giornalista, ha rivelato tutti i retroscena dietro i mancati arrivi estivi di Boniface e Harder

L’esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio, intervenuto ai microfoni di Milan Vibes, ha svelato i dettagli e le motivazioni dietro il mancato trasferimento di Victor Boniface al calciomercato Milan, operazione che aveva tenuto banco durante la fase di mercato. Il giornalista ha chiarito che la scelta del club rossonero è stata frutto di una valutazione trasparente e ponderata sulle condizioni fisiche del giocatore, nonostante l’attaccante nigeriano fosse molto desideroso di vestire la maglia del Diavolo.

Mercato Milan, le problematiche fisiche e la valutazione dei rossoneri su Bonifac

Di Marzio ha subito precisato che la dirigenza milanista era pienamente consapevole della storia clinica di Boniface, ma ha voluto avere il massimo delle garanzie prima di procedere, anche se si trattava di un prestito:

«Con Boniface il Milan era consapevole delle problematiche fisiche che aveva avuto il giocatore. Non stiamo parlando di una società che non fosse a conoscenza di quello che era l’excursus e il percorso di Boniface. Ha voluto comunque essere ancora più sicura di quelle che erano le condizioni fisiche del giocatore, anche in prospettiva futura, nonostante fosse un prestito».

Il giornalista ha spiegato che, sebbene in un acquisto definitivo da 40 milioni il peso delle problematiche passate sarebbe stato maggiore, anche nel caso di un prestito il Milan ha deciso di non correre rischi. Dopo aver valutato la «tabella clinica del passato e del presente», la decisione è stata di virare su un profilo diverso: «si è deciso di andare su un giocatore più pronto, che potesse essere più pronto e dare delle garanzie diverse».

Trasparenza Contro Opportunità: Il Caso Harder E Nkunku

Di Marzio ha riconosciuto che la modalità con cui l’affare è sfumato non è stata ideale, ma ne ha difeso la trasparenza: «È stata fatta una valutazione, che a livello di forma non sia stato bellissimo fare arrivare il giocatore e farlo andare via, però è stato più trasparente e meno ipocrita di tanti che fanno fare le visite mediche all’estero, magari non si sa e l’operazione non viene fatta lo stesso».

Il giornalista ha espresso dispiacere per l’epilogo, sapendo che Boniface «ci teneva tanto a vestire la maglia del Milan», ma ha chiarito che il club ha agito nel rispetto dei regolamenti. A supporto di questa tesi, ha citato il precedente del mancato acquisto di Harder, dove «un contratto praticamente già firmato, i documenti erano già stati scambiati» non è bastato. Finché non ci sono le firme definitive, «una società ha tutto il diritto […] di non proseguire».

La rottura della trattativa Boniface, in particolare, è stata dettata dalla sopraggiunta opportunità di un giocatore ritenuto più centrale nel progetto: «capita che hai una opportunità di prendere Nkunku e pensi che Nkunku possa essere più utile per il presente e futuro rispetto a un giocatore che era comunque tutto da valutare». La scelta finale, quindi, è stata dettata dalla priorità data a un’occasione ritenuta più vantaggiosa per l’immediato e il futuro.

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