Rigore Pulisic: spunta il clamoroso retroscena con Massimiliano Allegri! Il tecnico glielo aveva detto, tutta l’ironia del tecnico verso l’americano

Rigore Pulisic: c’è il retroscena con Massimiliano Allegri. Il tecnico aveva consigliato all’americano di tirare di collo dal dischetto

Il pareggio per 0-0 tra Juventus e Milan continua a far discutere, in particolare per il clamoroso rigore fallito da Christian Pulisic. Questa mattina, il Corriere della Sera rivela un “retroscena sul penalty fallito” che mette in luce l’ansia di Massimiliano Allegri e il suo disappunto per la scelta tecnica del calciatore americano.

Come sua abitudine, Allegri non ha assistito al tiro dagli undici metri, voltando le spalle all’azione “un po’ per scaramanzia e molto per contenere l’ansia”. Solo dopo il boato dei tifosi bianconeri, che ha segnalato l’errore, il tecnico si è girato per farsi raccontare l’accaduto dal suo vice, Landucci. La sequenza delle domande è indicativa della sua frustrazione: prima ha chiesto se Di Gregorio avesse parato e, ricevuta la risposta negativa, ha posto il quesito cruciale: «Ha tirato di piatto? Ma come? Glielo avevo detto di non farlo».

Pulisic E L’Errore Che Non Cambia La Gerarchia

Questo retroscena rivela che Allegri aveva dato indicazioni precise a Pulisic, l’attuale rigorista designato dal tecnico e dal DS Igli Tare per la sua freddezza mostrata in passato. L’attaccante americano ha ignorato, o forse dimenticato, il consiglio del suo allenatore, un errore che si è aggiunto alla serie negativa di rigori sbagliati dal Milan da inizio 2024.

Nonostante il rammarico e il potenziale “tradimento” tecnico, Allegri ha confermato in conferenza stampa la sua fiducia nell’americano, respingendo l’ipotesi di un cambio immediato nella gerarchia: «Rigori? Pulisic è il rigorista, non è che un rigore sbagliato cambia le cose. Devo capire chi tira se non c’è lui».

L’Analisi Di Allegri: Tra Soddisfazione E La Necessità Di “Uccidere”

Oltre al retroscena sul rigore, il commento di Massimiliano Allegri post-partita è un monito per l’intera squadra. Il tecnico ha evidenziato le note positive, come la solidità difensiva («non abbiamo preso gol») e la crescita nella ripresa dopo la parata di Maignan, ma ha messo l’accento sulla mancanza di “cattiveria” del suo Milan:

«Di positivo c’è il punto, ma da questa partita bisogna uscire arrabbiati. Dobbiamo capire che quando abbiamo l’avversario tra le mani, dobbiamo ucciderlo, in senso sportivo».

Allegri ha persino ipotizzato che l’errore possa essere stato un bene per evitare un eccesso di sicurezza: «Però forse meglio che non abbiamo vinto, se no pensavamo di essere a posto e invece ci sono tante cose da sistemare». Il messaggio del tecnico è chiaro: il Milan di Allegri e Tare ha la qualità (con Modrić e Rabiot a centrocampo) e la disciplina per competere per lo Scudetto, ma deve trasformare il potenziale in concretezza e imparare a chiudere le partite decisive.