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Santiago Gimenez Milan, quella sostanziale differenza di rendimento è balzata subito agli occhi: interrogativi a Milanello sul messicano
Santiago Gimenez Milan, a Milanello tutti si interrogano sul diverso rendimento dell’attaccante tra club e nazionale messicana
La recente prestazione di Santiago Gimenez contro il Bologna ha acceso un faro sulle difficoltà che l’attaccante sta attraversando. Sebbene l’impegno e la generosità non siano mai mancati, come dimostra la sua “prova di sacrificio” sul campo, i suoi errori clamorosi davanti alla porta hanno sollevato numerosi interrogativi. Marco Pasotto, giornalista di gazzetta.it, ha saputo cogliere l’essenza di questo momento difficile con un’analisi lucida e profonda. La sua descrizione, che si sofferma sull’espressione di Gimenez dopo il palo colpito nel secondo tempo, è eloquente e toccante: “C’è un’immagine, in particolare, che racconta bene lo stato d’animo di Santiago Gimenez: è la sua faccia dopo aver preso il palo nel secondo tempo con il Bologna. Santi riprende posizione arretrando, la telecamera si sofferma in un primo piano e zoomma su un’espressione vuota. Non c’è rabbia, nemmeno una smorfia di disappunto. Ha gli occhi persi nel nulla, a guardare verso un punto indefinito del campo. Praticamente sotto shock.”
Questa immagine racchiude perfettamente il dramma sportivo di un giocatore che sembra aver perso la sua lucidità e la sua fiducia nei momenti cruciali. È un contrasto stridente con il suo successo in nazionale, dove ha recentemente conquistato la Concacaf Nations League e la Gold Cup, segnando anche gol di pregevole fattura, come quello contro la Corea del Sud. Tornato a Milanello, però, il suo rapporto con il pallone sembra essersi deteriorato. Come sottolinea Pasotto, questo è un problema serio per una squadra come il Milan che, sotto la guida dell’allenatore Massimiliano Allegri e del direttore sportivo Igli Tare, aspira alle posizioni di vertice in classifica. Un centravanti che fallisce occasioni così evidenti non è funzionale agli obiettivi del club.
La riflessione di Pasotto è centrata su una domanda cruciale: “se il Bologna avesse pareggiato, che cosa ne sarebbe stato di Santiago Gimenez?” Per fortuna, il Milan ha vinto, e il risultato ha in parte oscurato le defaillance del suo attaccante. Ma il problema resta. La pressione è altissima, e i tifosi, giustamente, si aspettano che il loro bomber sia decisivo. L’espressione “occhi persi nel nulla” suggerisce una spiegazione quasi psicologica, una sorta di blocco mentale che impedisce al giocatore di esprimersi al meglio.
Igli Tare, in qualità di direttore sportivo, e Massimiliano Allegri, l’allenatore, dovranno lavorare per sbloccare questa situazione. L’esperienza e la competenza di entrambi saranno fondamentali per aiutare Santiago Gimenez a ritrovare la sua sicurezza e la sua efficacia in zona gol. La sua qualità è indiscutibile, ma il calcio, a volte, è anche una questione di testa. E in questo momento, la testa di Gimenez sembra essere altrove.
