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Gol annullato Gabbia, Rocchi fa chiarezza: ecco perché non è stato assegnato la rete al difensore contro il Lecce
Gol annullato Gabbia, Rocchi fa chiarezza: ecco perché non è stato assegnato la rete al difensore contro il Lecce. Le ultimissime notizie
Nel corso della trasmissione Open VAR, il Responsabile della CAN, Gianluca Rocchi, ha commentato l’episodio del gol annullato a Matteo Gabbia in occasione di Lecce–Milan. La sua analisi ha puntato a chiarire i criteri di valutazione che hanno portato alla decisione, difendendo l’operato del VAR e dell’arbitro in campo.
Secondo Rocchi, non tutte le spinte a due mani devono essere considerate automaticamente un fallo, altrimenti il compito del VAR diventerebbe “troppo banale”. L’ex arbitro ha sottolineato che ciò che rende la spinta fallosa è la sua volontarietà e intenzionalità. Nel caso specifico, la spinta di Gabbia ha un impatto diretto sull’azione, perché il pallone stava andando proprio verso di lui. Rocchi ha spiegato che se un’azione simile fosse avvenuta in una zona del campo lontana dallo sviluppo del gioco, il VAR non sarebbe intervenuto.
Il punto cruciale, secondo il designatore, è che il giocatore che ha segnato si è liberato della marcatura proprio grazie a quella spinta. Rocchi ha quindi invitato a non limitarsi al numero di mani usate per la spinta, sottolineando che anche un tocco con una sola mano può essere un fallo, se influisce sul gioco.
Infine, Rocchi ha espresso un giudizio molto positivo sull’operato della squadra arbitrale, affermando che i due VAR hanno lavorato bene e che l’arbitro in campo ha giustamente accettato la decisione. Le sue parole mettono in luce la complessità del giudizio arbitrale, che deve tenere conto non solo del gesto in sé, ma anche del suo contesto e del suo impatto sull’evoluzione dell’azione. L’intervento di Rocchi, in questo senso, ha l’obiettivo di fornire un quadro più completo e tecnico sull’acc
