Allegri Milan, Bucchioni: «Rossoneri da scudetto se...»
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Allegri Milan, Bucchioni spiega: «Rossoneri da scudetto? Lo sarebbero stati certamente in un caso. Però…»

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Allegri Milan, Enzo Bucchioni, noto giornalista, ha commentato la situazione legata alla squadra rossonera dopo la vittoria sul Bologna

Nel suo recente editoriale su TMW (TuttoMercatoWeb), il noto giornalista Enzo Bucchioni ha offerto una profonda analisi della vittoria del Milan contro il Bologna, definendo il successo rossonero come “Milan allegriano”. Un’etichetta che sottolinea l’impronta del tecnico Massimiliano Allegri, il quale, con una formazione tattica solida, ha saputo neutralizzare un avversario “organizzatissimo” e “sempre bello a vedersi” come il Bologna. La vittoria per 1-0 è stata il risultato di una partita di “grande densità”, in cui il Milan ha saputo “difendere da squadra” e “ripartire negli spazi con velocità e fisicità”.

La filosofia di gioco di Allegri si è mostrata in tutta la sua chiarezza: tre difensori, sei giocatori in mezzo al campo e Gimenez in avanti. Questo schieramento ha permesso ai rossoneri di avere un “recupero palla basso” e di lanciare “grandi folate in avanti”. Bucchioni ha evidenziato il “grande impatto” di giocatori come Loftus-Cheek e Rabiot, definiti “stantuffi” capaci di supportare Gimenez. Anche Fofana e gli esterni hanno contribuito all’azione offensiva, con Modric a “suggerire” il gioco. La fase di non possesso palla, invece, ha visto una classica transizione a un 4-4-1-1, dimostrando la flessibilità tattica della squadra.

Il gol decisivo è arrivato in un momento critico della partita, quando il Bologna stava prendendo il sopravvento e il Milan mostrava segni di stanchezza. Bucchioni lo definisce un “capolavoro di essenzialità”, una “ripartenza perfetta”.

Nonostante il Bologna sia sembrato “più squadra” in termini di estetica, il Milan di Allegri ha dimostrato che la sua impostazione “funziona eccome”. I principi di gioco sono “chiari e recepiti” dai giocatori, e la “personalità” e la “fisicità” della rosa si sono rivelate le armi giuste per questo tipo di calcio. Il direttore sportivo Tare, che in questa ricostruzione ideale ha costruito la squadra insieme all’allenatore, ha messo a disposizione interpreti ideali per il progetto tecnico.

Bucchioni ha poi posto l’accento sulla potenzialità ancora inesplorata del Milan. Il rientro di Leao è visto come un elemento chiave, poiché il portoghese può svolgere con successo il ruolo di unica punta ricoperto da Gimenez. L’analisi prosegue menzionando l’incredibile profondità della rosa: un talento come Pulisic è rimasto in panchina, mentre l’ingresso di Nkunku ha mostrato sprazzi di grande qualità. “Segnatevelo il Milan, ha grossa potenzialità,” ha ribadito Bucchioni, paragonando la squadra, seppur non ancora al livello del Napoli dello scorso anno, a una potenza calcistica da tenere d’occhio.

In sintesi, il Milan si sta affermando come una formazione solida, determinata e con un potenziale di crescita enorme, frutto del lavoro congiunto del DS Tare e dell’allenatore Allegri.

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