Calciomercato Milan, Borghi scettico sulle scelte
Connect with us

HANNO DETTO

Calciomercato Milan, Borghi scettico sulle scelte dei rossoneri: analisi impietosa, le sue parole

Milan news 24

Published

on

Borghi

Calciomercato Milan, Stefano Borghi si è detto particolarmente scettico per le mosse in entrata del club rossonero

Nel panorama calcistico, dove ogni dichiarazione viene analizzata e dissezionata, le parole di Stefano Borghi, giornalista di Sky Sport, risuonano con una forza particolare. Ospite del podcast di Cronache di Spogliatoio, L’Ascia Radoppia, Borghi ha espresso un profondo scetticismo sulla direzione intrapresa dal calciomercato Milan sotto la nuova gestione. Le sue riflessioni, taglienti e dirette, mettono in luce una serie di problematiche che, secondo lui, affliggono la squadra rossonera, dalla costruzione del team alla filosofia di gioco.


Un’analisi impietosa sulla costruzione della squadra

La principale critica di Borghi si concentra sulla mancanza di omogeneità nella costruzione del Milan. Per il giornalista, la squadra non è stata assemblata seguendo un’idea chiara e coerente, ma piuttosto come un insieme di scelte slegate e non coordinate. “Quella rossonera è evidentemente una squadra che non è stata costruita attraverso un’idea omogenea, e perseguita, con un’unità di intenti dalle componenti societarie,” ha dichiarato Borghi. Questa disconnessione tra le varie parti della società, a suo avviso, potrebbe compromettere seriamente le ambizioni del club.

Il suo scetticismo si estende anche al nuovo allenatore, Massimiliano Allegri, e al nuovo direttore sportivo, Igli Tare. Sebbene Allegri sia un tecnico di comprovata esperienza e successi, Borghi si chiede dove il mister “andrà a trovare quella concretezza, quel pragmatismo che ha sempre messo come condizione primaria nella sua ricerca da allenatore”. Il giornalista di Sky non si aspetta una proposta di gioco spettacolare, consapevole che Allegri “guarda ad altro”, ma si interroga sulla capacità dell’allenatore di far funzionare un gruppo di giocatori che, al momento, sembrano non essere in sintonia.


L’attacco del Milan: un’idea che non c’è

Il punto più dolente, secondo l’analisi di Stefano Borghi, riguarda il reparto offensivo del Milan. L’attacco, come sottolineato nel podcast, “non ha un’idea dietro”. Le scelte di mercato e la filosofia di gioco preannunciata dal nuovo direttore sportivo Igli Tare sembrano, a suo avviso, in totale contraddizione con la realtà dei fatti. “Il nuovo direttore sportivo si presenta preannunciando un 4-3-3 di dominio e possesso con un 9 alla Giroud,” ha affermato Borghi, per poi smentire categoricamente: “Il Milan non gioca 4-3-3. Il Milan non giocherà di dominio e possesso, se non per alcune porzioni di partita. Il Milan non ha un 9 alla Giroud“. Questa discordanza tra le dichiarazioni e la realtà del campo crea, per il giornalista, un’ulteriore incognita sulla stagione rossonera.

Nonostante le critiche, Borghi non si sbilancia in un pronostico definitivo, ma avverte che, se il Milan riuscisse a raggiungere il quarto posto, sarebbe un vero “miracolo” di Allegri. Al contrario, un fallimento sarebbe “un flop di tutti”. Le sue parole, riportate integralmente dal podcast L’Ascia Radoppia, mettono in discussione non solo le scelte tecniche, ma anche la gestione strategica e la comunicazione all’interno del club. L’analisi di Stefano Borghi è un avvertimento per tutti gli addetti ai lavori e i tifosi rossoneri, che si preparano a una stagione ricca di incognite e, forse, di sorprese.

Copyright 2025 © riproduzione riservata Milan News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 48 del 07/09/2021 – Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. – PI 11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a A.C.Milan S.p.A. Il marchio Milan è di esclusiva proprietà di A.C. Milan S.p.A.