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Conferenza di Gattuso: «Meritiamo tutti i fischi. Deluso da me stesso»

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Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa della sfida di domani sera: Torino-Milan, vincere per coltivare il sogno Champions

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Torino-Milan, Gennaro Gattuso ha così parlato della prossima fondamentale sfida di campionato: «In questo momento si fanno troppe chiacchiere, troppo rumore. Siamo quarti e vogliamo fortemente giocare per vincere tutte e cinque le prossime gare. Le chiacchiere anche da parte nostra stanno a zero, ora sembriamo spenti e dobbiamo dimostrare sul campo la nostra voglia e fare risultato». 

SUSO IN CAMPO – «Vediamo domani. Io scommetto su tutti i giocatori. I fischi non erano solo per Suso ma per tutti noi e ce li siamo meritati. Riguardo alla condizione fisica questa squadra non corre meno degli altri, il problema è su come giochiamo e su come scendiamo in campo. Credo sia un problema più mentale che fisico». 

LA DIFFERENZA – «Occorre essere disposti a fare fatica, sudare e stare lì. Tutti stanno avendo difficoltà ma la differenza la fa la voglia di lottare e la grinta». 

LENTEZZA – «Per ripartire bisogna riconquistare palla, contro la Lazio abbiamo fatto fatica a recuperare palla. Non stiamo giocando da squadra, molte volte non siamo né pericolosi e neanche messi bene a livello difensivo. Facciamo le cose a metà». 

GESTIONE DELLO SPOGLIATOIO – «Credo di saper gestire la squadra, essere un giocatore e un allenatore sono due cose differenti. Come sapete io amo assumermi tutte le responsabilità ma in questo momento vedo una squadra che sta pensando troppo e che si da le martellate da soli. Ora dobbiamo essere bravi a mettere nelle condizioni i nostri giocatori di rendere al massimo. Siamo arrivati in un momento di flessione individuale di diversi nostri giocatori ma più dal punto di vista mentale che tecnico. Ora vedo il calcio in modo diverso rispetto a quando giocavo e ho un ruolo diverso». 

RISPETTO – «Occorre avere rispetto per i giocatori che ancora oggi sono al quarto posto dopo tanti anni di difficoltà. Questo è un gruppo che ha dato tanto e deve continuare a dare tanto. Io penso che la leadership non si acquisti al supermercato, ognuno di loro ha il proprio modo di fare gruppo. Sappiamo di non star facendo bene e abbiamo il dovere di fare qualcosa in più». 

DERBY SPARTIACQUE«Avete cominciato da luglio dicendo che non dovevo essere l’allenatore del Milan. Già quando ci preparavamo in America parlavate di Conte, di Terim. Le voci sul mio futuro non influenzano minimamente la squadra. Lo dite da luglio, c’hanno anche fatto l’abitudine». 

LOTTA CHAMPIONS – «Vista la squadra nell’ultimo periodo ci sono delle difficoltà palesi. In primis ritrovare la compattezza del gruppo, dobbiamo chiuderci a riccio e fare gruppo. Abbiamo il dovere di farci trovare pronti perché ora c’è il rush finale. Tutti i ragazzi soffrono questa situazione esattamente come me e come i tifosi. Domani dobbiamo andare a Torino a fare una partita con gli attributi, dopo vedremo». 

BAKAYOKO E IL RAZZISMO – «Io l’ho visto bene, quello che è accaduto mercoledì è documentato. Il giocatore ha fatto una stagione importante, si trova bene in Italia e concordo con le parole di Reina “siamo rimasti all’800”. Quello che è successo fa male al calcio e a tutto il Paese ma Bakayoko è tranquillo». 

MILAN SENZA ANIMA – «Io sono deluso da me stesso. Un allenatore deve essere bravo a trasferire la propria carica alla squadra. In questi momenti qui mi aspettavo di essere dentro la testa dei giocatori ma non posso essere deluso da loro. La voglia di soffrire ci sta mancando e sono più deluso di me stesse che dei miei giocatori». 

PAQUETA SALVATORE DELLA PATRIA – «Non ce la può fare da solo. Tutta la carovana deve lavorare per vincere. Lucas quando è stato in campo c’ha sempre dato una grande mano ma da solo non può cambiare il volto della squadra. Rassegnazione? Chi mi conosce lo sa, non occorre fare “cinema” per dimostrare di essere deluso o arrabbiato. La delusione più grande riguarda i risultati ma se qualcuno pensa che ho mollato o che non ci credo allora non sa chi è Gattuso». 

TORINO – «Una delle migliori difese del campionato. Oggi proveremo alcuni nuovi schemi offensivi ma per vincere serviranno gli attributi». 

PIATEK – «Deve attaccare lo spazio, non è vero che non arrivano i palloni. Contro la Lazio, anche se non nel modo corretto, siamo andati spesso al cross con due punte in campo ma non l’ha presa nessuno. La verità è che in questo momento facciamo fatica a palleggiare e a mettere in difficoltà gli avversari. Non so quanto palloni debba toccare ma l’importante è che sia funzionale al nostro gioco». 

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