Percassi, rabbia e polemica: il presidente non ci sta a perdere così
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Percassi, rabbia e polemica: il presidente non ci sta a perdere così

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Percassi è tornato a parlare dell’arbitraggio in Atalanta-Real Madrid, gara giocata praticamente in dieci dalla sua squadra

Percassi, presidente dell’Atalanta, non ci sta e in una intervista a La Gazzetta dello Sport torna a puntare il dito contro l’arbitro Stieler reo di aver “favorito” il Real Madrid in Champions League.

SOGGEZIONE – «Posso dire l’impressione chiarissima che mi è rimasta addosso di tutta la situazione: soggezione. E il risultato conseguente: è stata strafavorita la squadra più importante, sulla carta e per la storia. Che poi, dire impressione è sbagliato. Il termine impressione può andar bene se c’è un solo episodio dubbio: io, da quanti ce sono stati, me li sono dovuti appuntare per non rischiare di dimenticarne qualcuno». 

SHOCK – «È stato uno shock, mi sono venuti i brividi: troppo assurdo, una partita rovinata così. Ho pensato: “Non è vero, avrà sbagliato a tirare fuori il cartellino”. Che la Var potesse o no, credo che tutti abbiamo pensato che lo richiamasse: almeno l’incertezza di andare a rivedere l’azione. Invece niente, come se quel rosso fosse scontato. Dopo appena un quarto d’ora di una partita così importante, con tutto il mondo che ti sta guardando. Io potevo solo guardarmi intorno: tutti sconcertati, facce quasi imbarazzate. Ecco, è stato imbarazzante: un torto gravissimo». 

I TANTI TORTI – «Fallo di Nacho su Maehle e di Modric su Pessina: da giallo entrambi, e niente. Mani di Luca Vazquez: da giallo, e niente. E Casemiro? L’arbitro stava tirando fuori il giallo, si è ricordato che era già ammonito e ha rimesso la mano in tasca, dicendogli non so cosa. Uno dei nostri avrebbe preso il rosso, al cento per cento. Giustamente, aggiungo». 

RITORNO – «Mi resta la straordinaria capacità dell’Atalanta di giocare una partita non “sua”. Prima dell’espulsione, penso a quell’occasione di testa di Gosens, si vedeva che poteva venir fuori una sfida interessante. Dopo, è stata un’altra partita, e questo è uno dei miei rimpianti: in undici contro undici sarebbe stato più chiaro il livello a cui potevamo giocarla. Poi magari la perdi e ci sta, ci mancherebbe. Ma sarebbe stata una sfida bella da vedere. Peccato non sia finita a 5’ dalla fine. Una partita a Madrid è sempre complicata. Ora non ci resta che provare a vincere, ma di questo è giusto che parli Gasperini». 

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