News
Origi ha lasciato ufficialmente il Milan: quanto è costato ai rossoneri? Tutte le cifre
Origi ha finalmente lasciato il Milan, ecco quanto è pesato nelle casse del club rossonero
L’avventura di Divock Origi con la maglia del Milan si è conclusa come uno dei capitoli economicamente più onerosi e tecnicamente meno produttivi della storia recente del club. Arrivato nell’estate del 2022 con l’etichetta di “uomo delle finali” dopo i successi con il Liverpool, l’attaccante belga non è mai riuscito a imporsi a San Siro, lasciando dietro di sé una scia di statistiche che fanno riflettere sulla sostenibilità di certe operazioni di mercato.
I costi folli di un rendimento deludente
Secondo un’analisi dettagliata di Calcio e Finanza, l’impatto di Origi sulle casse dei rossoneri in tre anni e mezzo è stato pesantissimo: un totale di 13,8 milioni di euro. Se si scompone questa cifra sulla base dell’effettivo utilizzo in campo, i dati diventano quasi surreali. Il centravanti, classe 1995, è costato al Diavolo circa 382,2 mila euro per ogni singola presenza e l’incredibile cifra di 11.592 euro per ogni minuto passato sul rettangolo verde.
Il dato più emblematico, tuttavia, riguarda la finalizzazione. Con appena due reti messe a segno durante la sua permanenza in meneghina, ogni esultanza di Origi ha avuto un “prezzo” per la società di ben 6,88 milioni di euro.
Dalle notti magiche al Liverpool all’ombra di San Siro
Il paradosso di questa operazione risiede nelle premesse. Sotto la gestione tecnica di Stefano Pioli — l’allenatore che ha riportato lo scudetto sulla sponda rossonera del Naviglio nel 2022 — Origi avrebbe dovuto rappresentare l’alternativa di lusso a Olivier Giroud. Invece, tra infortuni cronici e una condizione fisica mai ottimale, il belga è scivolato rapidamente ai margini del progetto, finendo per allenarsi con la formazione del Milan Futuro prima della definitiva risoluzione del contratto.
Ottimizzazione finanziaria e futuro
Per la dirigenza milanista, la chiusura del rapporto con l’ex Reds rappresenta un sospiro di sollievo finanziario. Liberare lo spazio salariale precedentemente occupato dal suo ingaggio da 4 milioni netti permetterà al club di investire su profili più funzionali al calcio di Massimiliano Allegri, il tecnico che oggi guida i meneghini verso nuovi obiettivi. La lezione di Origi resterà come un monito: nel calcio moderno, anche i colpi a parametro zero possono rivelarsi tra i più costosi se non supportati dal rendimento sul campo.