Ordine parla di Milan Como: i tre nodi cruciali
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Ordine analizza la controversia su Milan Como: sono stati tre i nodi cruciali. Ecco quali

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Ordine analizza così il dietrofront su Milan Como. Dall’Australia a San Siro: i tre nodi cruciali della faccenda

La controversa proposta di disputare Milan-Como a Perth, dall’altra parte del mondo, si è conclusa con una definitiva resa. Come sottolineato da Franco Ordine sulle pagine de Il Giornale, la sfida valida per il campionato italiano non varcherà i confini nazionali, tornando alla sua naturale sede di San Siro. Dopo giorni di discussioni ed enfasi, i club e la Lega hanno dovuto cedere davanti a ostacoli logistici e burocratici insormontabili, optando per il recupero del match in una delle finestre di metà febbraio dedicate ai play-off di Champions League.

Il comunicato congiunto tra la Lega Serie A e il governo del Western Australia ha parlato chiaramente di “rischi finanziari e complicazioni”. Dietro queste definizioni si nasconde l’impossibilità di garantire i parametri richiesti, portando il presidente Ezio Simonelli a definire “inaccettabili” le pretese della controparte. Il tentativo di salvare l’evento attraverso le garanzie di Collina sulla preparazione degli arbitri asiatici non è bastato a placare i dubbi sulla regolarità della competizione.

Ordine, I tre ostacoli: dagli arbitri al veto della FIFA

Secondo l’analisi di Ordine, sono stati tre i nodi cruciali che hanno portato al fallimento del progetto. In primis, la questione della regolarità del torneo: un arbitro asiatico avrebbe dovuto riferire a un giudice sportivo italiano, creando un cortocircuito normativo pericoloso. In secondo luogo, il timore di ricorsi legali da parte di tifosi e abbonati milanisti, privati di una partita compresa nel loro pacchetto stagionale per una decisione puramente commerciale.

Infine, ha pesato come un macigno il veto silenzioso di FIFA e UEFA. Le massime istituzioni calcistiche hanno visto nel trasloco di una partita di campionato un precedente pericoloso che avrebbe potuto scardinare l’integrità dei tornei nazionali a favore di esibizioni lucrative all’estero. Con la cancellazione del viaggio in Australia, il calcio italiano evita una tempesta legale e istituzionale, riportando la sfida tra rossoneri e lariani nella sua dimensione più autentica e regolamentare.

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