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Milan, girone di Europa League: da Vienna ad Atene passando per Fiume- ANALISI

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Archiviato il doppio turno preliminare valido per l’accesso al girone di Europa League il Milan, ieri alle 13:00 ha scoperto i nomi delle proprie avversarie

Tra le 48 squadre presenti al sorteggio suddivise in base ai propri coefficienti, i rossoneri, inseriti in prima fascia nel gruppo D, hanno pescato: Austria Vienna (Aut), Rijeka (Cro), Aek Atene (Gre).

Austria Vienna: denominati i “violetti”

È una società austriaca militante nella bundesliga. Insieme al Rapid Vienna, con cui vi è una rivalità molto accesa, è l’unica società che ha partecipato a tutte le edizioni della Bundesliga. In ambito nazionale, è la squadra più titolata del paese con ben 24 campionati vinti(il record però è detenuto dai concittadini del Rapid), 27 coppe d’Austria(record) e 6 Supercoppe nazionali(record). A livello internazionale l’Austria Vienna ha conquistato 2 Coppe Mitropa e nel 77-78 è arrivata a giocarsi la finale della Coppa delle Coppe perdendola contro l’Anderlecht per 4-0. In Coppa dei Campioni il palmares rimane vuoto, ma c’è da segnalare una semifinale raggiunta e persa nel 78-79 contro gli svedesi del Malmo. Per quanto riguarda invece la Champions League, il club ha partecipato per la sua prima volta alla competizione nel 2013 dopo aver superato a fatica i croati della Dinamo Zagabria nei playoff validi per i gironi. Qui vengono inseriti con Atletico Madrid, Zenit e Porto. Arrivano all’ultimo posto del girone dietro i russi dello Zenit e non riescono dunque nemmeno a partecipare all’Europa League. In coppa Uefa/Europa League le cose non vanno meglio; l’unica menzione possibile è quella dell’edizione 83-84 nella quale dopo aver battuto l’Inter, vengono eliminati dai futuri campioni del Tottenham.

Rijeka: torniamo a riprenderci Fiume

È una società croata avente sede nella città di Fiume. Dal 1975 al 1990 ha militato nel massimo campionato jugoslavo, dal 1991 in poi in quello croato. Prima degli anni 2000 la bacheca dei trofei del club constava solo di 2 coppe jugoslave conquistate con una doppietta nel 1978 e nel 1979 e di una coppa dei balcani vinta anch’essa nel 1978. Con l’avvento del nuovo millennio la squadra si è un po’ rinforzata riuscendo a conquistare 4 coppe di croazia (2005,2006,2014,2017) una supercoppa nel 2014 e un Campionato croato nella stagione 2016-2017 nella quale ha realizato il double nazionale(Coppa, Campionato). A livello internazionale il club, tranne che per le stagioni 2013-2014 2014-2015 nelle quali ha partecipato ai gironi di europa league, non è mai andato oltre i turni preliminari validi per la partecipazione effettiva alla competizione. Unica “impresa” da ricordare è il raggiungimento nel 1983 dei quarti di Coppa delle Coppe persi contro la juventus per un totale di 2-0.

Aek Atene: la Grecia senza Europa

I gialloneri sono stati fondati nel 1924 dopo la guerra tra grecia e turchia ed hanno sede ad Atene.Insieme all’Olympiakos e al Panathinaikos è una delle società più titolate del Paese. Vanta infatti 30 trofei nazionali: 11 campionati, 15 coppe nazionali, 3 supercoppe e 1 coppa di lega. Se in Grecia l’AEK è una delle squadra di maggior successo, lo stesso non si può dire in Europa. Nelle coppe europee il miglior risultato del club è la semifinale di Coppa Uefa nel 77. Semifinale conquistata dopo aver battuto la Stella Rossa e il QPR e persa contro i bianconeri della Juventus. Nonostante questo sia il miglior risultato del club, c’è da dire che ad oggi nessun’altra squadra greca è riuscita a superare o ad eguagliare tale risultato in questa competizione. In Coppa campioni invece, il massimo traguardo raggiunto dai greci sono stati i quarti del 1969.Medesimo risultato lo hanno ottenuto in Coppa delle coppe, raggiungendo i quarti nel 96-97 contro il PSG e nel 97-98 contro la Lokomotiv Mosca. Infine, è stato il primo club greco a partecipare alla nuova edizione della Champions League nel 92-93. Giocatore chiave dei greci è una vecchia conoscenza italiana, ovvero l’ex cesena Hugo Almeida.

Milan, i pronostici sul girone

Terminato questo breve excursus storico sulle rivali dei rossoneri, possiamo tranquillamente dire che il sorteggio è stato abbastanza benevolo. Anzi di meglio non ci si poteva aspettare. Il Milan dovrebbe essere di un altro livello rispetto alle 3 avversarie e, un girone non troppo impegnativo potrebbe permettere a Montella di fare delle rotazioni non troppo pesanti per far fare esperienza anche ai più giovani che non hanno mai giocato in Europa. Questo però non vuol dire prendere le sfide alla leggera. Le partite vanno giocate e vinte sul campo e gli avversari vanno rispettati. La competizione va onorata e per onorarla si deve scendere in campo sempre concentrati e con il massimo della grinta. Grinta che può essere trasmessa a tutta la squadra, giovani e non, dal nuovo ed esperto capitano Leonardo Bonucci.

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