HANNO DETTO
Juan Jesus a Mediaset: «Anche noi abbiamo assenze importanti. Vogliamo imporre il nostro gioco »
Juan Jesus, difensore azzurro, è intervenuto ai microfoni di Mediaset a pochi minuti dall’inizio di Napoli-Milan
A pochi istanti dal calcio d’inizio della sfida tra Napoli e Milan, Juan Jesus è intervenuto ai microfoni di SportMediaset per presentare una semifinale che promette scintille. Il difensore brasiliano ha sottolineato l’importanza della posta in palio, ricordando come una “partita secca” richieda un approccio mentale impeccabile. Nonostante il Milan di Massimiliano Allegri si presenti come un ostacolo durissimo e tatticamente preparato, il Napoli punta a imporre il proprio gioco per chiudere la pratica nei novanta minuti regolamentari, evitando le insidie dei supplementari o dei rigori.
La pressione è alta, specialmente per gli azzurri reduci da due sconfitte consecutive. Juan Jesus ha ammesso che la squadra ha “abituato bene” i propri tifosi con una lunga striscia di successi, rendendo i recenti passi falsi ancora più difficili da digerire. Tuttavia, proprio la sfida contro una big come il Milan rappresenta, secondo il brasiliano, l’occasione perfetta per dimostrare la compattezza del gruppo. La mentalità del Napoli sarà quella di chi non accetta la sconfitta, cercando di rispondere sul campo alle critiche e alla solidità difensiva che Allegri ha saputo imprimere ai suoi ragazzi.
Juan Jesus, Emergenza infortuni: il confronto tra le rose
Il tema delle assenze è stato un punto centrale dell’intervista, con Juan Jesus che ha preferito non fare paragoni diretti tra le defezioni del Napoli e quelle del Milan. Sebbene i rossoneri debbano rinunciare a pezzi pregiati, anche la squadra di Conte arriva a Riad con una rosa rimaneggiata. Il difensore ha però ribadito la fiducia totale nei compagni disponibili, convinto che il valore del collettivo possa sopperire alle mancanze individuali. Sarà dunque una battaglia di nervi e strategia, dove la capacità di Allegri di leggere la partita potrebbe scontrarsi con l’orgoglio di un Napoli ferito ma deciso a ritrovare la propria identità.