Inzaghi racconta il suo Milan: "Ho scelto il 4-3-3 perché..." - Milan News 24
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2014

Inzaghi racconta il suo Milan: “Ho scelto il 4-3-3 perché…”

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Intervistato da SkySport, Filippo Inzaghi ha così parlato dei suoi primi mesi da allenatore del Milan: “Giorni, belli ed intensi. Penso che sto facendo un bel lavoro in una società che mi ama e mi ha dato tanto La squadra mi rende orgoglioso e i tifosi mi stanno vicini. Spero di continuare bene e dare soddisfazioni a loro e al nostro Presidente”.

Notti in bianco: “Io non dormivo neanche quando allenavo Allievi e Primavera, Non stavo seduto un minuto in panchina, non riesco a fingere, sono così. Mi piace vivere la partita. Qualche minuto prima penso agli ultimi consigli da dare alla squadra. L’allenatore deve sempre far sentire la sua presenza, sia quando le cose vanno bene che quando vanno male”.

Il rapporto coi giocatori: “Fin dal primo giorno cercavo la voglia di non mollare mai nei miei giocatori e penso che questa sia la cosa in più che sta facendo la differenza. Difficile trovare una squadra che abbia più voglia di noi; forse più forte sì, ma con più voglia di vincere no. In questo momento sappiamo quali sono i nostri pregi e difetti: di positivo abbiamo l’attacco, essendo il miglior del campionato; in difesa dobbiamo rivedere qualcosa: la squadra deve essere più corta e dobbiamo trovare il sincronismo giusto; ma non si può ottenere tutto subito. Dobbiamo ripartire da quanto di buono fatto fino ad ora e, con il tempo e con il lavoro, migliorare alcuni aspetti”.

Sugli obiettivi stagionali: “Adesso abbiamo 5 partite molto importanti, alla fine delle quali ci sarà un ulteriore bilancio. Non ci poniamo obiettivi, abbiamo lo spirito giusto e spero che miglioreremo di volta in volta. Chissà dove arriveremo. Puntiamo a fare sicuramente meglio dello scorso anno, il Milan non può stare fuori dall’Europa. La Coppa Italia? La viviamo come una Champions League”.

Il rapporto con Berlusconi: “La prima cena ad Arcore con il Presidente la porterò sempre nel mio cuore. Dopo due pareggi ha radunato la squadra per dare fiducia ai giocatori, soprattutto ai nuovo e ai più giovani. Aveva capito che c’era voglia di far bene e l’atteggiamento era quello giusto”.

Su Honda: “Non ho mai esitato a schierarlo dal primo giorno. Mi ha sempre dimostrato capacità e voglia di fare ed è stato bravo a far ricredere chi lo criticava”.

Su Menez: “Quando mi è stato proposto Menez, ho sentito alcuni pareri ed erano tutti positivi, allora siamo andati a parlargli insieme a Galliani per capire il suo stato d’animo e la sua voglia. Mi è bastato un minuto per capire che era desideroso di riscattarsi e molto motivato; ed infatti così è stato”.

Su El Shaarawy: “Tutti sanno la stima che ho in lui. Quando scelsi il 4-3-3 lo feci per farlo rendere al meglio, poi ad un certo punto ho dovuto fare delle scelte. Se Stephan gioca come quei 20’ contro il Chievo, di panchine ne farà poche”.

Un messaggio ai tifosi: “Ho la grande fortuna di allenare la squadra che amo. Chi allena il Milan deve essere ambizioso. Io spero di poterlo riportare ad alti livelli e farlo tornare il Milan che è sempre stato”.

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