Parma Milan: le parole di Gattuso nella conferenza stampa della vigilia
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Gattuso: «Ho visto grande voglia. Acerbi? Abbiamo già chiesto scusa»

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Gattuso alla vigilia di Parma-Milan conferma che Paquetà sta molto bene e chiude definitivamente la questione Kessié-Bakayoko

Il tecnico Gennaro Gattuso ha così parlato nella conferenza stampa della vigilia di Parma-Milan: «Dobbiamo ancora finire di preparare la partita. Sarà difficile per le caratteristiche del Parma, all’andata non meritavamo di vincere. Dobbiamo essere molto bravi ad entrare con il piglio giusto. Sia noi che loro ci giochiamo tanto, storicamente è uno stadio dove il Milan ha sempre fatto fatica».

Sul caso Acerbi e il clamore mediatico: «Noi dobbiamo pensare solo al campo. Non parlo più dell’episodio, abbiamo chiesto scusa. In questo momento dobbiamo pensare solo a quello da fare in campo».

Sulla gara di domani: «Paragone con una tappa ciclistica? Ci capisco poco di ciclismo. E’ una partita importante, ci giochiamo tanto».

Sulla squadra: «Ho visto tranquillità ed entusiasmo, che per un periodo è mancato. Domani bisogna portarlo in campo».

Sulla semifinale con la Lazio: «Non mi condiziona per nulla».

Sugli infortunati: «Paquetà sta molto bene, è tornato in gruppo, vedremo se domani ci sarà bisogno. Romagnoli sta bene».

Sui problemi delle italiane in Europa: «Il livello è alto, sia in Champions che in Europa League. La differenza la fanno gli introiti, gli stadi e il potere economico. Siamo un passo indietro. Inglesi più veloci? Anche quando giocavo io dicevano che le inglesi andavano più forti».

Sull’episodio di Milan-Lazio: «Sono stato uno dei primi a parlare, poi è arrivato il comunicato del club. Ho un sogno per mercoledì: entrare in campo tutti abbracciati per spazzar via per polemiche. Da giocatore ho sbagliato spesso, ci sta che un essere umano commetta errori».

Sui modelli Ajax e Tottenham: «Il Tottenham ha dato la priorità allo stadio, giocano insieme – con lo stesso allenatore – da diversi anni. L’Ajax è da una vita che lavora in un modo incredibile, non c’è nulla da meravigliarsi. Ripeterlo in Italia? Nella vita tutto si può fare. Il Milan, dopo anni importantissimi, sta attraversando un momento non brillantissimo, ma abbiamo margini di miglioramento».

Su André Silva: “E’ voluto andare via lui, ma sapete cosa penso di lui: ha qualità importanti».

Sui problemi in trasferta: «E’ un dato di fatto che abbiamo vinto solo cinque trasferte. A Genova e a Udine abbiamo vinto nel finale, poi abbiamo perso diversi punti per strada. Non è una questione di modulo o mentalità, dobbiamo essere più cattivi».

Sulla designazione di Valeri: «Mi chiedete paragoni sulle squadre estere, ma poi siamo l’unica nazione in cui facciamo polemiche sugli arbitri. Io devo pensare a me stesso e a fare le scelte giuste. L’arbitro fa il suo mestiere, i nostri arbitri sono tra i migliori».

Su Zapata: «Domani vedremo, ma l’ho visto bene».

Su Kessié-Bakayoko: «Si è parlato tantissimo, a livello mentale sono molto forti e si sono fatti scivolare tutto addosso».

Sulla preparazione alla gara di domani: «Questa settimana ci siamo allenati molto bene, c’è voglia di far fatica e andare in campo».

Se è una giornata chiave per la Champions: «Penso di no, mancano sei giornate. Non è una settimana decisiva».

Sull’umiltà e il paragone con l’Ajax: «Hanno giocatori giovani, sanno leggere le situazioni. E’ una squadra che quando prende fiducia può far male».

Sul scendere in campo prima rispetto alle avversarie per il quarto posto: «Io non scelgo nulla, nemmeno a casa mia. Da giocatore a volte preferivo giocare prima, altre volte giocare dopo. Se sei costretto ad inseguire, mentalmente lo segui. I numeri di quando giochiamo alle 12.30 mi fanno paura, ma serve una grande partita a livello di tecnica e a livello mentale».

Su Suso: «Ha caratteristiche ben precise, a livello tecnico può darti tanto. E’ arrivato il momento di fare qualcosa di diverso. Ha tutte le carte per fare qualcosa di buono».

Su Caldara: «Va tutto bene, è una scelta mia. Non vede il campo da diverso tempo, bisogna mettere in condizione i ragazzi di non fare figuracce. Si allena bene, sta molto meglio, ma serve la situazione giusta per metterlo in campo».

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