Inter Milan: le parole di Gattuso alla vigilia del derby
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Gattuso: «A livello tecnico abbiamo qualcosa in più dell’Inter, voglio una squadra senza paura»

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Gattuso nella conferenza stampa pre Inter-Milan chiede alla squadra di affrontare il derby senza paura e sottolinea i pregi dei suoi giocatori

L’allenatore Gennaro Gattuso ha parlato nella classica conferenza stampa della vigilia prima del derby di domenica: «L’Inter è una squadra forte e battere il Tottenham non è semplice, ha grandi valori e grande fisicità. Dobbiamo stare attenti. L’ultimo derby di campionato l’abbiamo giocato con troppa paura. Dobbiamo rispettarli ma senza avere paura».

C’è tensione per il derby? «Rispetto alle vigile delle altre partite la squadra è diversa. Penso che la serenità la dà dall’allenatore. Mi sono sforzato a creare una ambiente tranquillo. Questa volta mi è riuscito in modo spontaneo. Ho visto ragazzi che si sono allenati con grande voglia»

Che effetto le fanno gli attestati di stima dei suoi giocatori? «Fidatevi c‘è qualcuno che mi odia (ride). Fa parte della mia visione del calcio. Sanno che quando fischio Dopo la fine della partita Il mio ufficio è aperto tutto e si parla di tutto non solo di calcio. Quando mi fido delle persone mi strappo il cuore lo butto nello spogliatoio e ci possono anche palleggiare. Mi ha fatto comunque piacere anche se ascoltate tutti qualcuno che mi massacra c’è».

State imparando a soffrire? «Penso che la squadra sia in crescita. Domani bisogna fare bene tutte e due le fasi. Non basta solo sapere palleggiare e fare occasioni da gol. Bisognerà soffrire. In questo ultimo mese siamo comunque migliorati a livello mentale. Facciamo ancora qualche stupidaggine, vedi la partita con il Chievo».

Il Milan gioca meglio e l’Inter è più forte, è vero? «Se andiamo a prendere le caratteristiche dei singoli può essere vero. E’ una squadra che abbina qualità e fisicità. In quest’ultimo aspetto forse qualcosa manchiamo ma a livello tecnico forse abbiamo qualcosa in più».

Il derby potrebbe segnare la svolta? «Il derby è importante per le tifoserie ma i punti sono gli stessi. E’ normale che chi vince si gasa di più. All’inizio non siamo partiti bene nonostante ci siano state le prestazioni. Quest’anno comunque i miei giocatori si sentono più forti e maturi. Problemi fisici? Abbiamo avuto alcuni problemi di distorsione alle caviglie ma non dico i nomi».

Come si vince un derby? «Boh. Con le grandi giocate, con grande preparazione alla partita e fortuna. Nell’ultimo derby di campionato siamo stati fortunati, non abbiamo giocato per nulla bene. Lo vivo molto meglio da allenatore che da giocatore. Punto tutto su Higuain? Mi affido al collettivo. Quando arriverà Paquetá parlerò di Paquetá».

Ha trasmesso la sua grinta alla squadra? «La mentalità si trasmette non la grinta. Tante volte bisogna capire chi hai di fronte. A volte a giocatori che non sanno reggere la pressione puoi solo dare fastidio. L’anno scorso ho sbagliato sotto questo aspetto».

Quello di oggi è il mio Milan più forte? «Higuain ha alzato l’asticella e la squadra è migliorata rispetto all’anno scorso ma le prestazioni sono più o meno le stesse. Quest’anno rispetto al passato finalizziamo di più».

Caldara come sta? «Caldara domani viene in panchina. Ha ancora un poco di fastidio al pube ma è a disposizione. Calhanoglu con la Nazionale è stato eccezionale e spero di vederlo così anche domenica. Ci sta un calo, bisogna capire solo come metterlo nelle migliori condizioni di lavorare. Ha avuto problemi a livello famigliare e ha bisogno di affetto e qualche chiacchera in più degli altri. Questo vale comunque per tutti».

Ha raggiunto Spalletti? «Ci sono vent’anni di differenza, di esperienza e tutto. Riesce sempre a trovare soluzioni tattiche vincente. E’ un punto di riferimento per un allenatore giovane come me perché ha una mente molto aperta».

Le critiche di Berlusconi? «Secondo te posso convincere quello quello che stato il mio presidente, uno dei più vincenti della storia? Non sono arrabbiato perché non c’è nulla di nuovo. Mi ha sempre contestato dicendo che dobbiamo giocare a due punte. Io ho un grandissimo e amore rispetto e lo ringrazio per quello che mi ha fatto vincere. Può dire quello che vuole. A tratti per me questo Milan gli piace anche».

Le condizioni di Conti? «Andrea lavora sul 50%-60% di carico da qualche settimana anche se abbiamo un po’ paura sui contrasti. Sì, potrebbe giocare con la Primavera».

Le elezioni federali? «Per il bene del calcio quello che stiamo vedendo ora non è bello. L’Italia del pallone ha bisogno di persone che possano guidarlo e farlo diventare serio. Deve cambiare la mentalità delle persone al comando. Gente che non pensa alla poltrona ma a fare cambiamenti importanti. Bisogna far tornare gente allo stadio».

Chi ruberei all’Inter? «Son tutti forti. Tutti gli 11 titolari. Il collettivo fa paura. Montolivo fa parte del progetto? Montolivo si allena con la squadra. Io faccio delle scelte tecniche non ce l’ho con lui».

I problemi in difesa? «Noi quest’anno in realtà difendiamo molto meglio dell’anno scorso. Abbiamo preso 10 gol ma a difesa schierata molto pochi. Il gol col Chievo è un errore di impostazione. 4 o 5 gol ce li siamo segnati da soli. Dobbiamo mantenere la concentrazione per 90 minuti»

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