Donadoni: «Scudetto? Pioli in regola. Turno odierno favorevole»
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Donadoni: «Scudetto? Pioli in regola. Turno odierno favorevole»

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Donadoni ha parlato a Gazzetta dello sport, una lunga telefonata nella quale ha espresso il proprio pensiero sullo scudetto e non solo

Donadoni ha parlato a Gazzetta dello sport, una lunga telefonata nella quale ha espresso il proprio pensiero sullo scudetto e non solo.

LOTTA SCUDETTO CAMBIATA- «Per quanto visto finora direi di sì. A inizio stagione era facile dire Juve, ma nella seconda parte dell’ultimo campionato le altre avevano lanciato messaggi importanti, penso a Milan e Inter. E la partenza della Juve in questo 2020-21 ha livellato ancora di più i valori».

TURNO ODIERNO- «Sulla carta il turno sorride al Milan, c’è aria di fuga, ma servirà equilibrio. Inter e Napoli promettono spettacolo, Juve-Atalanta è una partita strana: entrambe devono fare risultato, specialmente i bianconeri che si ritrovano a inseguire. È quasi un inedito…».

TEMPO A PIRLO- «Serve ancora tempo, non vedo ancora una squadra plasmata a sua immagine. Finora Pirlo ha cambiato spesso interpreti, anche perché la rosaglielo consente, ma è difficile conciliare subito gioco e risultati».

SULL’ATALANTA- «Non conosco la situazione, faccio fatica. Di certo mi dispiace: l’Atalanta è una realtà virtuosa del calcio italiano ed europeo e questi episodi non aiutano, sarebbe un peccato rovinare tutto. Ma sono anche convinto che nel calcio si possa vincere senza essere amici,  quello che conta è non essere nemici. Se tutti i protagonisti sapranno gestire questo momento, potranno uscirne più forti. L’ambiente conta: all’Atalanta tutti adesso sanno di aver raggiunto una dimensione da big».

SU GOMEZ- «È talmente maturo e consapevole da poter far bene in qualunque big italiana».

SU CONTE- «Parliamo di un tecnico che non si è mai fossilizzato su unsolo sistema di gioco, la duttilità tattica è nel suo bagaglio».

ROSA INTER- «Sì, quella dell’Inter è una delle migliori in A».

SCUDETTO INTER- «Il quadro può generare nervosismo, è naturale. Sarà una prova di temperamento, per tutti: giocatori e ambiente».

SU ERIKSEN- «È abituato ad essere protagonista, non può sentirsi soddisfatto. È un grande calciatore, però bisogna anche essere capaci di adattarsi».

SU GATTUSO- «Rino è cambiato, il suo calcio si è evoluto in meglio, le esperienze del passato gli hanno insegnato molto. E molto ha Imparato anche dal passato di calciatore: in campo era portato alla rottura, oggi ama soprattutto costruire».

SU PIOLI- «Sì, ha fatto un lavoro straordinario, merita tutti i complimenti del caso. È un amico, mi rivedo in lui».

GRUPPO DI VALORE- «Il gruppo ormai è pienamente cosciente del proprio valore. E si vede: con il Parma, sotto di due gol, ha continuato a fare la partita».

ANNO BUONO- «Indubbiamente. Il guaio adesso sarebbe cercare di gestirli. È come quando giochi: se vai 2-0 dopo mezz’ora dominando gli avversari, devi continuare a insistere, sarebbe un errore provare a controllare».

RONALDO LUKAKU IBRA- «Ronaldo trasmette sicurezza, Lukaku forse è meno carismatico ma è una forza, trasforma in oro tutto quello che passa dalle sue parti. Questo Ibra però è meraviglioso: a 39 anni ha capito in che modo incidere in un gruppo molto giovane. È incredibilmente empatico, trascina anche quando sta fuori».

SU IBRA- «Riesce a trovare sempre le motivazioni giuste, se il fisico lo asseconderà ancora, il suo posto è nel Milan».

UN NUOVO DONADONI- «Non amo i paragoni, meglio parlare di esterni di valore. Leao ha un grande futuro e Theo è un profilo alla Zambrotta: un’ala che gioca alla grande da terzino. In A mi piacciono Pedro e Cuadrado: al Camp Nou ha dimostrato che si può incidere anche giocando bassi».

CLASSIFICA- «La classifica attuale potrebbe restare tale fino alla fine del girone di andata».

VALORI DI OGGI- «Ripeto, la classifica rispecchia i valori del campo. Oggi dico Milan, ma è lunga…».

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