Milan: il derby dimostra come ostinarsi sul 4-3-3 non aiuta a vincere
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Da quando il 4-4-2 è diventato un tabù?

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Cutrone Higuain

Molti hanno criticato la scelta di Gattuso di schierare Cutrone come esterno d’attacco. Il 4-2-2 non sembra un’opzione per il tecnico rossonero

Negli ultimi anni il 4-4-2 è scomparso dagli schermi degli allenatori di tutta Europa in virtù di moduli più adatti ad esaltare la qualità in fase offensiva. Il Milan per come è strutturato a livello di rosa si esalta con il 4-3-3. I rossoneri dispongono in fatti di diversi esterni d’attacco (Suso, Calhanoglu, Castillejo, Laxalt, Borini e Bonaventura) ed è quindi naturale che l’allenatore Gennaro Gattuso lo prediliga. Il problema nasce quando le fasce vengono imbrigliate e come dimostra il derby di ieri sera la prima punta si ritrova a vagare per il campo alla ricerca di palloni che non gli arrivano. Lo sa bene Gonzalo Higuain, che contro l’Inter ha chiuso con un score di 10 passaggi riusciti, zero tiri in porta e solo due ribattuti, nessun duello vinto. Nei minuti finali il tecnico rossonero ha inserito Patrick Cutrone al posto di Calhanoglu ma la punta non è stata schierata al fianco di Higuain ma nel ruolo prima assunto dal turco. Il giovane attaccante rossonero non è riuscito nell’impresa di cambiare la partita come è successo in passato e alla fine l’Inter ha ottenuto i tre punti grazie al gol di Mauro Icardi.

La disfatta di San Siro ha dimostrato che il Milan non può permettersi di giocare con un solo modulo e che Higuain in determinate occasioni ha bisogno di un compagno che gli liberi gli spazi e lo aiuti a far salire la squadra. Lo schieramento con due punte è stato ad esempio determinante nella vittoria casalinga con la Roma, in cui l’argentino ha servito l’assist per il gol vittoria di Cutrone. Certo giocare con il 4-4-2 significa sacrificare uno tra Calhanoglu, Suso ma è anche evidente come quando questi due giocatori non si esprimono al massimo il Milan perde molto sul piano del palleggio e della pericolosità in attacco. Cambiare non sempre porta risultati ma anche la staticità non giova quando l’avversario riesce a bloccare la fonte del gioco. La prossima sfida contro il Betis Siviglia in Europa League potrebbe essere l’occasione per testare una nuova coppia d’attacco dal primo minuto e non solo a partita in corso.

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