HANNO DETTO
Conferenza stampa Gattuso: «Allenare la Nazionale per me è un sogno che si avvera. Israele? Contenti ci sia stata una tregua, il nostro obiettivo è questo»
Conferenza stampa Gattuso: il CT dell’Italia ed ex Milan ha presentato la sfida di domani contro Israele: le sue dichiarazioni
Rino Gattuso, Commissario Tecnico dell’Italia ed ex Milan, ha presentato la cruciale sfida di domani sera a Udine contro Israele, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. La missione è chiara: conquistare i tre punti per garantirsi l’accesso ai playoff. La conferenza stampa si è svolta in una città blindata per le tensioni internazionali, con il CT che non ha evitato di commentare anche i temi extra-campo.
Conferenza stampa Gattuso: emozione e concentrazione in una città blindata
Gattuso ha espresso sollievo per la situazione geopolitica: «Siamo felici che ci sia stata una tregua, vedere la gente che torna nella loro terra è emozionante». Riguardo alla partita, ha riconosciuto le proteste fuori dallo stadio, ma ha preferito concentrarsi sul sostegno interno: «Domani c’è la partita, c’è gente fuori che criticherà, ma anche 10-11 mila spettatori sugli spalti che toccherà a noi trascinare. Sono due mesi che sappiamo che non possiamo sbagliare».
Il CT ha ringraziato sia i presenti che i manifestanti: «Ringraziamo i 10-11mila che saranno sugli spalti, ma rispetto anche chi sta fuori a protestare. Mi spiace per le tante famiglie che sarebbero voluto venire».
Le Scelte Tattiche E L’Analisi Sull’Avversario
Interrogato sulla possibilità di schierare Pio Esposito dal primo minuto, Gattuso ha elogiato il giovane, pur mantenendo prudenza: «È un ragazzo semplice di poche parole, un ragazzo che pedala molto forte, corre come un centrocampista. 70-75 minuti non li ha mai fatti, vediamo. Non c’è il rischio che si monti la testa».
Sull’assetto tattico, il CT è stato chiaro: «Con l’Estonia abbiamo visto il 4-4-2 ma domani giocherai a 3: ci dobbiamo abituare a questa duttilità? Dipende contro chi giochi, contro che squadre giochi e con che caratteristiche hanno. Non mi piace giocare a tre, lo sapete, ma dobbiamo metterci nelle migliori condizioni possibili valorizzando le qualità dei giocatori».
Riguardo alla gara d’andata, vinta soffrendo Gattuso ha sottolineato che si è trattato di un problema di attenzione: «Sarà più o meno la stessa partita, loro si giocheranno il tutto per tutto facendo una gara offensiva. Rimane che da metà campo in su loro sono forti e ci possono mettere in difficoltà».
L’Orgoglio Azzurro E La Stima Per Spalletti
Gattuso ha ribadito il suo legame con la Nazionale: «Per me è un sogno che avevo sin da bambino. La vivo così, mi sento a mio agio. Ho indossato questa maglia per 11 anni e tante cose mi vengono facili perché mi sento a casa».
Ha poi commentato le recenti parole di stima di Luciano Spalletti: «Le ho apprezzate, volevo chiamarlo ma non l’ho fatto per non rompere le scatole. Quando parla non regala mai niente». Riguardo alla “leggerezza” citata da Spalletti, Gattuso ha specificato il suo obiettivo primario: «La parola leggerezza non so a cosa si riferisce il mister, quando sono arrivato qua sapevo al 100% cosa volevo fare e ci sto provando. Riuscire a lavorare con voglia e con senso di appartenenza: è questo quello che sto cercando di portare ai ragazzi».
