Cassano: «Vi dico cosa penso del nostro calcio. A qualcuno chiedo scusa»
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Cassano: «Vi dico cosa penso del calcio italiano. A qualcuno chiedo scusa»

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Antonio Cassano

Cassano, ex attaccante della Sampdoria, fa il punto sul calcio italiano: le dichiarazioni al Corriere dello Sport

Antonio Cassano, ex attaccante della Sampdoria, definisce il calcio italiano scadente e pieno di giocatori mediocri e grandi vecchi. Le sue parole al Corriere dello Sport.

BARZELLETTA – «Siamo un calcio scadente, il quarto o il quinto d’Europa. Fino al 2010 i migliori venivano da noi, adesso accogliamo calciatori mediocri o grandi vecchi, qualcuno spremuto. La Juve è l’unica società che può permettersi ancora qualche giovane interessante. E anche un po’ l’Inter. Da qualche anno, minimo sette giocatori vanno puntualmente oltre i 20 gol a campionato. Ronaldo il Fenomeno da noi arrivò a 25 nella sua stagione migliore. Una barzelletta su, segnano tutti, le difese fanno ridere».

PROVOCAZIONE – «Sancho, un 2000 è fortissimo. Haaland pure, l’altra sera Musiala contro la Lazio. Aggiungo Foden. Noi no, pensiamo alla costruzione dal basso. Tutti a fare i Guardiola, ma Pep nel frattempo si è evoluto. Lui poteva permettersi di costruire dal basso».

SCUSE – «A Garrone, il grande Riccardo. A lui le ho anche fatte, però. A Don Fabio , il più grande gestore di uomini e campioni che abbia conosciuto. Per  lui Cassano e Beckham, Zazzaroni e Scozzarella contavano uguale, trattava tutti alla stessa maniera. A Tommasi: ogni due per tre dicevo a Damiano che era una pippa».

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