Carrera: «Scudetto? Fino a qualche tempo fa avrei detto Milan»
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Carrera: «Scudetto? Fino a qualche tempo fa avrei detto Milan»

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Carrera parla della Juventus di Andrea Pirlo: ecco le parole dell’ex difensore e allenatore bianconero intento a dire la propria in merito

Carrera parla della Juventus di Andrea Pirlo: ecco le parole dell’ex difensore e allenatore bianconero intento a dire la propria in merito.

PIRLO – «È sempre stato un campione carismatico e da calciatore comandava il gioco dal centro del campo. Quello dell’allenatore, però, è un altro mestiere e sinceramente Andrea mi sta stupendo in positivo. Senza neanche un po’ di gavetta, e in una stagione così complicata a causa del Covid, sta guidando la Juventus con grande personalità. È in corsa su tutti i fronti e non dimentichiamoci che dopo appena sei mesi ha già conquistato un trofeo, la Supercoppa. Non è mai facile. E neppure scontato».

SCUDETTO – «Fino a qualche tempo fa avrei detto Milan perché i rossoneri, nonostante le difficoltà e le assenze, erano i più continui. Adesso, però, mi sembra che sia tutto molto aperto. Il Milan si è rinforzato e sono convinto che Mandzukic darà una grossa mano alla squadra di Pioli. Come per Ibra, l’età non conta. Però la Juventus è in crescita: in questo primo mese del 2021 ha rosicchiato punti alle milanesi e delle tre è quella con i maggiori margini di crescita. Innanzitutto perché è l’unica ad aver cambiato allenatore e poi perché adesso Pirlo ha recuperato quasi tutti i big: manca soltanto il rientro del miglior Dybala. Detto questo, l’Inter senza Europa avrà un vantaggio in primavera. Conte è un vincente ed è il favorito».

GESTIONE DIFENSORI – «In generale, e soprattutto in difesa, l’affiatamento e gli automatismi sono importanti. Però quando hai tanti giocatori bravi, come nel caso della Juventus, è più facile ruotarli senza abbassare il livello. E in un’annata come questa, con un calendario così impegnativo, è un bel valore aggiunto. Parliamo di grandi difensori. Chiellini e Bonucci sono due garanzie. Demiral è in crescita e De Ligt ha tutto per diventare un top assoluto. L’olandese mi piace dai tempi dell’Ajax: ha personalità, sa giocare il pallone e soprattutto è bravo sull’uomo, nelle marcature».

LUKAKU O MORATA– «Lukaku. Perché, seppur siano entrambi dei centravanti top, Lukaku ha tutto: è abile a far respirare la ropria difesa, lavora molto per la squadra e poi segna tantissimo. In generale, potessi scegliere, punterei su Romelu. Poi, ovvio, dipende sempre dal modo in cui si vuole giocare. Lukaku è fortissimo, Ibrahimovic è fenomenale».

CR7 – «Il più decisivo e determinante del campionato resta Cristiano Ronaldo. CR7 segna in tutte le maniere, è diverso da tutti».

SAMPDORIA – «A Marassi non è mai facile contro la Samp, non a caso anche l’Inter ha perso. I blucerchiati sono in crescita, hanno un allenatore esperto come Ranieri e un certo Quagliarella. Se approcci male, contro la Sampdoria passi brutti momenti».

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