Cardinale Milan, cambia il tasso d'interesse con Elliott?
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Cardinale Milan, cambia il tasso d’interesse con Elliott dopo il rifinanziamento? Clamorosa indiscrezione sul numero uno di RedBird

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Cardinale Milan, dopo il rifinanziamento di fine 2024 è cambiato il tasso d’interesse del prestito con Elliott: i dettagli

Una notizia clamorosa scuote il mondo del Milan e getta nuova luce sulla complessa situazione finanziaria del club. Stando a un’analisi esclusiva condotta dall’avvocato Felice Raimondo sul suo substack, il rifinanziamento del “vendor loan” avvenuto nel dicembre 2024 ha portato a un significativo aumento del tasso di interesse che Gerry Cardinale dovrà pagare a Elliott. Il tasso è passato dall’8% iniziale a circa il 14%, un incremento che avrà ripercussioni sostanziali sulle finanze della società.

Questa scoperta, frutto di un’analisi approfondita della documentazione ufficiale, offre un quadro più chiaro della gestione economica di RedBird e del suo controllo sul Milan. Il rifinanziamento era stato presentato come una mossa strategica per alleggerire il debito, ma i nuovi dati mostrano un quadro più articolato e costoso. L’avvocato Raimondo ha basato la sua analisi sul bilancio depositato presso la camera di commercio olandese, dove è stato possibile visionare l’importo aggiornato del vendor loan al 30 giugno 2025.


Le cifre del debito e il costo del rifinanziamento per Cardinale

I dati finanziari analizzati da Felice Raimondo offrono un quadro preciso del debito di ACM Bidco, il veicolo olandese di RedBird utilizzato per il controllo del Milan. Al 30 giugno 2025, i debiti ammontavano a 523,338,976 €. Un importo che segna una riduzione di circa 110 milioni rispetto ai 634,322,362 € dovuti prima del rifinanziamento. Nonostante la diminuzione del debito, l’aumento del tasso di interesse ha un impatto notevole sui costi che Cardinale dovrà sostenere nel tempo.

Raimondo ha calcolato il costo totale del rifinanziamento in base ai nuovi tassi. A Cardinale costerà 34 milioni per la seconda metà del 2025, 68 milioni per il 2026, altri 68 milioni per il 2027 e infine 40 milioni fino a luglio 2028, data ultima per estinguere totalmente il debito. Queste cifre, che sommano un totale di 210 milioni di euro in interessi, dimostrano quanto sia oneroso l’accordo per la proprietà rossonera.


Implicazioni per il Milan di Allegri e Tare

Le implicazioni di queste scoperte vanno oltre il semplice aspetto finanziario. Le decisioni economiche della società hanno un impatto diretto sulla squadra, gestita dall’allenatore Massimiliano Allegri e dal direttore sportivo Igli Tare. La pressione finanziaria può influenzare le strategie di mercato e la capacità di investire in nuovi giocatori. Un onere così significativo potrebbe limitare le risorse disponibili per la campagna acquisti, un aspetto che Tare dovrà tenere in forte considerazione. Allegri da parte sua, dovrà continuare a fare affidamento sulla sua abilità di ottenere il massimo dalla rosa a sua disposizione, gestendo le aspettative e le sfide che potrebbero sorgere da una situazione economica così complessa. Il lavoro di Allegri e Tare sarà cruciale per mantenere il Milan competitivo, bilanciando le ambizioni sportive con le realtà finanziarie imposte dal rifinanziamento.

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