Berlusconi Milan, la rivelazione sullo storico presidente!
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Berlusconi Milan, spunta la rivelazione sullo storico presidente rossonero! Le parole del figlio di Prisco non lasciano dubbi

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Berlusconi Milan, il figlio di Peppino Prisco, Luigi Maria, ha rivelato un importante dettaglio sullo storico presidente rossonero

La storia dell’Inter è indissolubilmente legata al nome di Giuseppe “Peppino” Prisco, il vicepresidente che ha servito il club per oltre mezzo secolo, dal 1963 fino alla sua morte nel 2001. Oggi, a raccontare aneddoti inediti e la vera essenza della rivalità milanese è il figlio, Luigi Maria Prisco, avvocato in pensione che ha ereditato non solo la professione, ma anche la fede nerazzurra del padre. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Prisco Jr. ha fatto chiarezza su quale fosse l’avversario più sentito per la famiglia.

A differenza della vulgata comune, che spesso individua la Juventus come il nemico storico dell’Inter, per i Prisco la rivalità più profonda è sempre stata quella cittadina. Interrogato su quale fosse l’avversario più sentito dal padre, Luigi Maria Prisco ha risposto senza esitazioni: “No, il Milan, perché noi dell’Inter nasciamo da uno scisma, da una separazione traumatica con il Milan e questa cosa ce la portiamo dentro”. Questa dichiarazione rafforza l’idea che, al di là degli Scudetti o dei successi europei, la vera essenza dell’interismo risiede nella storica separazione dal Milan, il club oggi guidato in panchina da Massimiliano Allegri e nel mercato dal DS Igli Tare.


Berlusconi Voleva Comprare l’Inter: Il Retroscena Svelato

Uno dei passaggi più interessanti dell’intervista riguarda il rapporto tra Peppino Prisco e Silvio Berlusconi, e il clamoroso tentativo dell’imprenditore di acquistare l’Inter prima di approdare sulla sponda rossonera.

Luigi Maria Prisco ha svelato che il padre e Berlusconi si conobbero nel lontano 1972, quando il futuro patron milanista era un semisconosciuto costruttore: “Peppino venne a casa e disse che nella sede dell’ordine degli avvocati a Milano si era presentato un certo Silvio Berlusconi per chiedergli di intercedere con Ivanoe Fraizzoli, il presidente dell’Inter di allora. Sì, Berlusconi voleva comprare l’Inter”.

L’impatto di Berlusconi su Prisco fu enorme: “Mi ha fatto un’impressione enorme, ha le idee molto chiare”. Nonostante l’intercessione, il presidente Fraizzoli rifiutò, giudicando il 35enne troppo giovane e, in un secondo tentativo negli anni Ottanta, bloccando l’affare per lo scandalo della P2. “Fraizzoli disse un’altra volta di no. Era scoppiato lo scandalo della P2, tra gli iscritti era saltato fuori anche il nome del Cavaliere e Fraizzoli, che era un po’ moralista, sentenziò: ‘Non vendo l’Inter a un piduista'”.

Il racconto del figlio di Prisco non solo svela un pezzo di storia che avrebbe potuto cambiare il calcio italiano, ma sottolinea come il mito dell’avvocato nerazzurro si sia costruito non solo difendendo l’Inter “senza chiedere mai un soldo, né per le parcelle né per le spese”, ma anche mantenendo viva la sacra rivalità contro il Milan.

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