Adli rivela: «La mia intenzione era quella di restare»
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Adli rivela: «La mia intenzione era quella di restare al Milan ma il club ha fatto altre scelte. Avevo proposte da questi campionati, ho scelto l’Arabia per questo motivo»

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Adli, ex centrocampista del Milan, è tornato a parlare del suo addio in rossonero al termine della sessione estiva: il francese voleva rimanere

L’estate del Milan è stata segnata non solo dai grandi acquisti voluti dal DS Igli Tare per il progetto di Massimiliano Allegri, ma anche da alcune cessioni eccellenti. Tra queste, quella di Yacine Adli all’Al-Shabab in Arabia Saudita ha destato un certo clamore. Il centrocampista francese ha concesso una rivelatrice intervista a L’Équipe, parlando del suo adattamento al nuovo campionato e, soprattutto, del suo forte desiderio di rimanere in rossonero.

Le parole di Adli gettano una luce diversa sulla sua partenza, suggerendo una decisione maturata più dal club che dal giocatore:

Il suo desiderio di rimanere al Milan e la cessione: “Volevo assolutamente restare a Milano, ma purtroppo il club ha fatto in modo di cedermi. Quindi ho fatto una preparazione parziale, dato che ero fuori dalla Prima Squadra e loro volevano vendermi. Ho ricevuto molte altre proposte, soprattutto in Italia, ma anche da alcuni club in Inghilterra e in Francia. E poi ho avuto questa opportunità, che ho ritenuto la migliore per la mia famiglia”.

La dichiarazione evidenzia come la decisione del Milan – che sotto la guida di Allegri ha virato su profili più adatti al nuovo modulo e alla Serie A – abbia costretto il talentuoso centrocampista a guardarsi intorno. Il trasferimento, sebbene amaro, è stato visto come la soluzione migliore per la sua famiglia.


L’Adattamento in Arabia e la Competitività della Saudi Pro League

Riguardo al suo nuovo capitolo in Arabia Saudita, Yacine Adli ha ammesso che l’ambientamento non è stato immediato, a causa di fattori ambientali e della necessità di mettersi subito in gioco, pur provenendo da una preparazione non ottimale:

Come ti trovi in Arabia? “È un po’ complicato, il clima qui è diverso. C’è bisogno di un periodo di adattamento. Cerco di essere pronto il più rapidamente possibile, ma la competizione è già iniziata, quindi devo mettermi subito in gioco”.

Il francese ha poi commentato il tema degli stipendi altissimi che hanno attratto molti top player nella Saudi Pro League, pur difendendo la scelta in un’ottica più ampia:

Sugli stipendi altissimi che offre la Saudi Pro League: “Il giocatore deve essere d’accordo su ciò che vuole per sé, per la sua famiglia e per la sua carriera. Insomma, per essere in pace con se stesso. Anche se ci sono molti soldi in ballo, si tratta di un campionato in espansione, che sta diventando attraente anche per la sua competitività. Non è ancora al livello dei campionati europei, ma il divario si sta riducendo”.

L’intervista conferma che il progetto del Milan di Massimiliano Allegri e Igli Tare punta su giocatori che garantiscano risultati immediati e adattabilità al campionato italiano, anche a costo di sacrificare giovani promesse che non rientrano nei piani tattici, lasciando ad Adli il rimpianto per un’avventura rossonera sognata sin da bambino.

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