HANNO DETTO
Bartesaghi a Radio Sportiva: «Allegri mi dà fiducia. Theo la mia ispirazione. Il sogno Scudetto? Vi dico questo»
Bartesaghi, difensore del Milan, ha parlato così a Radio Sportiva. Dalla stagione alla sua crescita fino al sogno Scudetto
Davide Bartesaghi, laterale del Milan e nuovo punto di riferimento sulla fascia sinistra, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva in occasione del loro quindicesimo anniversario, toccando temi legati alla sua rapida ascesa e al futuro del club.
Sulla stagione nel Milan Futuro: «Un progetto basato sulla crescita dei giovani, mi è servito molto. Partire da una base per poi crescere aiuta: è quello che ho fatto io, anche se sono solo all’inizio e ho molto da fare».
La prima stagione del Milan Futuro non è andata benissimo, a livello personale però quanto è stata importante? «Credo che sia stato un passaggio fondamentale, confrontarsi con i grandi ti aiuta a stimolarti. La crescita migliore si ha quando si trovano difficoltà: con la strada spianata non capisci certe dinamiche. Anche se è stata una stagione deludente, sono cresciuto molto».
Il giovane difensore ha poi riflettuto sul nuovo status di titolare e sul rapporto con il suo allenatore, Max Allegri, che ha scommesso su di lui dopo l’infortunio di Estupinan.
Adesso i tifosi ti vedono come un punto di riferimento. Come la vivi? «Credo di essere un ragazzo umile, sono tranquillo e sereno: continuo a lavorare, penso solo al calcio e a dare il massimo per questa maglia. Ho fatto tutto il settore giovanile al Milan e credo di dovere tanto a questa squadra».
Bartesaghi, le parole su Allegri, lo Scudetto e la sua ispirazione
La parola scudetto si può pronunciare? «È ancora presto per pensarci, però è un nostro obiettivo, come anche rientrare in zona Champions. Siamo solo all’inizio, abbiamo davanti tante partite importanti: se ne riparlerà a marzo».
Come sta andando con Allegri? «Mi sta dando una grande mano, come tutto lo staff e tutti i compagni. Ho sempre, anche in allenamento, fiducia da parte loro: credo sia fondamentale per continuare a dare sempre il meglio, e migliorarsi ogni giorno».
Il tuo modello? «I poster in camera erano quelli di Maldini e Marcelo. Se devo indicare un’ispirazione, dico Theo, che ho avuto davanti negli anni. Tra chi è in A oggi dico Spinazzola, sono più simile a lui».
Ti vedi tutta la carriera in questo modulo? C’è chi ti vedrebbe bene come braccetto, alla Calafiori. «È ancora presto, anche l’anno scorso ho provato a fare altri ruoli, anche in Nazionale. Sono duttile, credo che al giorno d’oggi sia una cosa in più. Non ho un ruolo preferito».
In Under 21 con Baldini come va? C’eri quando vi ha bendati? «Bene. All’inizio da bendati è stato difficile, però bisogna sempre essere aperti a tutte le cose e ne abbiamo tratto dei benefici. Gli sono molto grato».
Il sogno per i prossimi 15 anni? «La Nazionale, e continuare a giocare nel Milan».
Ti vedi come bandiera rossonera? «Lo spero, è presto ma ci spero davvero tanto. È una società magnifica, e sono qui da quando ero piccolissimo».
