Milan-Uefa: possibile settlement agreement per il prossimo triennio
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Milan-Uefa: possibile settlement agreement per il prossimo triennio

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Settlement agreement

La sentenza del Tas, ribadita dalla Uefa, estromette il Milan dall’Europa League ma potrebbe portare ad un settlement agreement in futuro

La sentenza del Tas, poi successivamente ribadita dalla Uefa, ha estromesso il Milan dalla prossima Europa League ma potrebbe portare ad una totale rivalutazione del “caso rossonero” in relazione al Fair Play finanziario. Pur non parlando volutamente di “accordi” il verdetto del Tas ha però insito nella volontà del Milan di rinunciare di fatto ai ricorsi fatti in passato ad un bilanciamento dei “pesi” tra la crescita tecnica ed economica del Milan e l’organo di controllo Uefa. In poche parole:  settlement agreement.

Milan-Uefa, il precedente che rende ottimisti

Con la chiusura del bilancio 18/19 a -130 milioni e nessuna plusvalenze di rilievo effettuata fino al 30 giugno, prende sempre più quota l’idea che quest’ultimo esercizio non venga conteggiato ai fini di un possibile Settlement Agreement tra Milan e Uefa. Con l’esclusione dalla prossima Europa League (2019/20) infatti il bilancio del Milan non sarà direttamente sotto la lente d’ingrandimento della Federazione continentale che, come fatto in passato anche con altri club come il Galatasaray, potrebbe concedere ai rossoneri un settlement agreement per il triennio successivo (2019/2022). Proprio la formazione turca, altra “big” punita con l’esclusione dalle coppe continentali (provvedimento deliberato il 2 marzo 2016) è stata poi reintegrata dalla Uefa con la sottoscrizione di un settlement agreement nel 2018.

Milan, l’esclusione dall’Europa League è un “toccasana”?

Con l’esclusione dall’Europa League il Milan quest’anno non soltanto potrà costruire una rosa numericamente più piccola rispetto al biennio precedente ma sarà anche facilitata nella ristrutturazione del proprio monte stipendi partendo dalla sempre più probabile cessione di Gianluigi Donnarumma e presentarsi il prossimo anno davanti alla Uefa con un piano di rientro già in stato avanzato e che l’organo federale non potrà far altro che accogliere. Un vero e proprio “toccasana” dunque per il tandem di dirigenti Gazidis e Boban che hanno lavorato duramente per poter ridare al Milan una serenità insperata rispetto agli ultimi anni.

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