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Zazzaroni secco sull’attacco del Milan! Questo dato su tutti preoccupa i rossoneri
Zazzaroni secco sull’attacco del Milan! Questo dato su tutti preoccupa i rossoneri. Segui le ultimissime
Il Milan guidato in panchina da Massimiliano Allegri, il tecnico toscano tornato al timone dei rossoneri, sta attraversando un momento di riflessione profonda, soprattutto per quanto riguarda il rendimento del reparto offensivo. A lanciare l’allarme è stato il noto giornalista Ivan Zazzaroni, intervenuto sui propri profili social per analizzare i numeri impietosi delle punte del Diavolo.
Secondo l’analisi di Zazzaroni, da gennaio 2025 a oggi, la squadra ha segnato complessivamente 75 reti in tutte le competizioni. Tuttavia, le prime linee – includendo Rafael Leão (l’esterno portoghese noto per la sua velocità), Santiago Gimenez (il centravanti messicano su cui Igli Tare, il nuovo Direttore Sportivo, ha investito) e Tammy Abraham (acquisto di spicco) – hanno contribuito con appena 15 gol a referto.
Zazzaroni Senza Filtri: “Un Problemone” in Zona Gol
La proporzione tra i gol totali e quelli segnati dagli attaccanti di ruolo è fortemente sbilanciata, suggerendo che la maggior parte della produzione offensiva provenga da centrocampisti e difensori. Una dinamica che, sebbene possa indicare una buona partecipazione alla manovra, evidenzia una preoccupante scarsa incisività e dipendenza dalle giocate dei singoli o dalle reti dei centrocampisti.
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, non ha usato mezzi termini nel definire la situazione: “Sospetto che il Milan abbia un problemone con gli attaccanti:” ha scritto, per poi aggiungere con una vena polemica: “delle 75 reti segnate dal primo gennaio a oggi le punte (Leao, Gimenez, Abraham e succedanei) ne hanno messi dentro soltanto 15. Bocche da fuochino. Ho scelto il diminutivo meno imbarazzante.”
Le Implicazioni per Allegri e Tare
Questi dati pongono Massimiliano Allegri di fronte a una chiara necessità di ottimizzazione in fase offensiva. Il tecnico è chiamato a trovare la formula giusta per sbloccare i suoi attaccanti, sia attraverso schemi più efficaci che attraverso la stimolazione psicologica, un aspetto che spesso incide sulla vena realizzativa.
Allo stesso tempo, anche la dirigenza, con in testa il DS Igli Tare, dovrà valutare se il reparto offensivo necessiti di ulteriori innesti o se gli attuali giocatori siano semplicemente in una fase di adattamento al nuovo sistema di gioco. La sfida per il Milan resta quella di trasformare il potenziale offensivo in concretezza sotto porta, per non compromettere la rincorsa agli obiettivi di stagione, a partire dal ritorno nell’élite del calcio europeo.
