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Tare: il manovratore dietro la scelta di Allegri e la ricostruzione del Milan. Il retroscena
Tare, conferme sul retroscena relativo all’arrivo di Allegri sulla panchina del Milan: timing perfetto del ds albanese
La recente riorganizzazione in casa Milan ha messo in luce non solo il ruolo cruciale dell’allenatore, Massimiliano Allegri, ma anche il peso determinante del direttore sportivo Igli Tare. Come sottolineato da Vitiello, il lavoro di Tare nella fase di ricostruzione del club rossonero è stato eccezionale, dimostrando l’importanza di avere una figura con profonda esperienza e una visione strategica ben definita.
Vitiello evidenzia come la prima mossa vincente di Tare sia stata proprio l’ingaggio di Allegri. Un’operazione chiusa in soli tre giorni, con un timing perfetto che ha lasciato poco spazio alla concorrenza. Questa rapidità e incisività non sono frutto del caso, ma della lunga esperienza di Tare, che vanta ben 15 anni nel ruolo di direttore sportivo. Un bagaglio di competenze che gli ha permesso di agire con determinazione e lungimiranza.
La conferma di questa mossa geniale arriva da una fonte autorevole come Giovanni Galeone, mentore di Allegri e profondo conoscitore del tecnico livornese. Galeone ha infatti rivelato i dettagli di questa operazione lampo, sottolineando la capacità di Tare di anticipare le mosse delle squadre rivali.
Il contesto era infatti particolarmente complesso. Il Napoli, ad esempio, aveva già opzionato Allegri come possibile sostituto di Conte, nel caso in cui quest’ultimo avesse lasciato il club partenopeo. Ma la minaccia più concreta per il Milan arrivava dall’Inter. Giuseppe Marotta, direttore sportivo nerazzurro, avrebbe potuto seriamente affondare il colpo su Allegri dopo la finale di Champions League, soprattutto una volta risolto il “caso Inzaghi”.
È qui che emerge la vera maestria di Igli Tare. Consapevole dell’interesse dell’Inter e della possibilità che Marotta potesse intervenire, Tare ha agito con tempismo esemplare. Ha messo in atto un grande pressing su Allegri, convincendolo a sposare il progetto Milan in un lasso di tempo incredibilmente breve. Tutto fatto in tre giorni, una rapidità che ha disorientato la concorrenza e ha assicurato al Milan il tecnico desiderato.
Questo primo colpo di Tare non è solo un successo negoziale, ma un chiaro segnale della sua visione strategica. Scegliere Allegri significa puntare su un allenatore che conosce bene il campionato italiano, con un curriculum di successi e la capacità di gestire situazioni complesse. La sua esperienza e il suo approccio pragmatico sono elementi fondamentali per la ricostruzione di un Milan ambizioso.
In definitiva, come sottolineato da Vitiello, il ruolo di Igli Tare va ben oltre la semplice gestione delle trattative. La sua capacità di leggere il contesto, di anticipare le mosse avversarie e di agire con decisione lo rendono un protagonista indiscusso della nuova fase del Milan. La scelta di Allegri, chiusa con un timing perfetto, è solo il primo tassello di un progetto che si preannuncia ricco di ambizioni e che ha in Tare uno dei suoi architetti principali. Il suo lavoro sarà cruciale per plasmare la squadra e riportare il Milan ai vertici del calcio.