Nuovo San Siro Milan, Scaroni: «Ma quale speculazione!»
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Nuovo San Siro Milan, Scaroni annuncia: «Ma quale speculazione, è l’ultimo dei pensieri! Cardinale? Vi svelo cosa gli ho sempre detto sullo stadio»

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Nuovo San Siro Milan, Paolo Scaroni, presidente dei rossoneri, ha parlato del futuro dell’impianto svelando anche un retroscena su Cardinale

La questione del nuovo stadio di Milano ha finalmente trovato un punto di svolta con l’approvazione della delibera per la cessione dell’area di San Siro. Un iter lungo e complesso che è stato seguito passo dopo passo da un unico protagonista nella dirigenza rossonera, fin dai tempi della proprietà Yonghong Li: il presidente del Milan, Paolo Scaroni. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Scaroni ha ripercorso le tappe di questa vicenda, ribadendo la vocazione sportiva e non speculativa del progetto.

Il presidente ha voluto sottolineare la continuità del suo impegno, durato attraverso diverse gestioni, da Elliott all’attuale proprietaria RedBird: “Sono passati tanti anni e diverse gestioni, da Yonghong Li a Elliott. Io c’ero allora e ci sono adesso con RedBird: una società specialista in sport e stadi, in grado di dare un nuovo impulso a tutta la zona con un impianto moderno ed efficiente in un quartiere che oggi risulta troppo pieno durante gli eventi o troppo vuoto durante la settimana”.


Obiettivo Stadio Moderno E La Smentita Sulle “Speculazioni”

Scaroni ha definito la trattativa con il Comune come “complessa”, evidenziando come le posizioni contrarie al rinnovamento andassero “superate”, citando l’esempio di Wembley come prova che il cambiamento è possibile anche per i templi del calcio. L’obiettivo del Milan e dell’Inter è sempre stato chiaro: “L’obiettivo è sempre stato solo quello di dotare la città di uno stadio moderno ed efficiente”.

Il presidente ha poi voluto fare chiarezza in merito alle accuse di “speculazione” e di una presunta vendita imminente del club da parte dei fondi. Un punto cruciale per dare stabilità al progetto tecnico del Milan di Massimiliano Allegri e del DS Igli Tare: “Speculare è l’ultima intenzione dei club. Non escludiamo altre scelte in futuro ma oggi siamo lontanissimi. La nostra vocazione è sportiva. Non c’è alcuna vendita in programma a breve o medio termine. Il progetto sarà un patrimonio in grado di generare entrate maggiori, spazi più agevoli, praticabili e belli per invogliare i tifosi a venire ancor di più, così da comprare grandi giocatori e vincere le coppe come tutti i grandi club”.


Quartiere Valorizzato E La Fiducia Di Cardinale

Il progetto prevede una totale riqualificazione del quartiere, che un tempo Scaroni definì “landa desolata”. Il nuovo impianto sarà più silenzioso e meno impattante, in parte interrato. La logistica dei lavori sarà fondamentale: “prima costruiremo il nuovo stadio, poi scatterà la demolizione. Soldi tutti privati ma interesse pubblico”.

Infine, il presidente ha confermato che la scelta resta la condivisione con l’Inter (“Funzionerà perché ha sempre funzionato”), e ha rassicurato sulle intenzioni del proprietario Gerry Cardinale su Milano: “Resta il posto migliore in Italia, anche se nella sensibilità degli investitori esteri i tempi sono fondamentali. Cardinale subisce il fascino di Milano, ne è entusiasta. Gliel’ho sempre detto: vedrai che ce la faremo”. Un messaggio di ottimismo e solidità, fondamentale per il Milan che, guidato da Massimiliano Allegri e supportato dal DS Igli Tare nel calciomercato, punta a vincere la Serie A e a costruire un futuro da top club europeo.

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