Milan, i punti fermi su cui puntare per la rinascita rossonera
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Editoriali

Milan, i punti fermi su cui puntare per la rinascita

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Romagnoli Donnarumma

Il Milan può finalmente contare su un piccolo gruppo di giocatori affidabili che costituiscono la base per il futuro

Per la prima volta dopo tanti anni il Milan può finalmente contare su qualche certezza di squadra. Paradossalmente e in maniera quasi inaspettata i rossoneri si ritrovano con molti ragazzi italiani di sicuro affidamento e con grandi margini di crescita. Questo lascia ben sperare per il futuro poiché con qualche innesto adeguato (si parla di giocatori all’altezza, non ripieghi per tirare avanti) il Milan potrebbe davvero organizzare un gruppo competitivo.

A livello di portieri il Milan è al livello delle big europee. Gigio Donnarumma e Reina sono anche più convincenti di alcuni numeri uno famosi come Szczesny, Ter Stegen ed Areola: nessuno in Europa può vantare due portieri di questo livello (e con questi ingaggi!).

Alessio Romagnoli è il punto di riferimento della nostra difesa ed è molto richiesto sul mercato (anche dalla Juventus). Rappresenta il futuro della Nazionale italiana e del Milan e ha dimostrato di dare garanzie sotto tutti i punti di vista. Il miglior terzino destro italiano – e lo diciamo in tutta serietà – è Andrea Conti. Nonostante la poca fiducia di Gattuso e il lungo infortunio, l’ex Atalanta non è per nulla inferiore agli altri azzurri nel ruolo, Zappacosta, Florenzi, D’Ambrosio.

I punti di domanda riguardano l’altro centrale difensivo. A fasi alterne abbiamo apprezzato e criticato i vari Musacchio, Zapata, mentre Caldara è ancora da valutare. Sulla sinistra Ricardo Rodriguez, al momento dà sicurezze, ma non sempre si rivela all’altezza della situazione.

A centrocampo iniziano i dolori. Bakayoko ha tutte le qualità per interpretare il ruolo di cattivo per i prossimi anni; è il giocatore di contenimento che i rossoneri cercavano da anni, una via di mezzo tra Yaya Touré e Van Bommel. Per il resto rimangono troppe incognite in mediana, a partire dal 33enne Biglia passando per l’inconstante Kessie e il fragile Bonaventura (per altro spesso adattato in un ruolo non proprio).

In attacco fino ad adesso si può contare sulla forza e sulla professionalità di Patrick Cutrone, il giocatore che forse più ci ricorda Pippo Inzaghi. Confidiamo in Piatek che ha tutte le carte in regola per fare bene e conquistare il pubblico rossonero. Gli investimenti andranno fatti soprattutto a centrocampo per acquistare un regista di qualità e in avanti, con l’obiettivo di trovare esterni o trequartisti che possano sostituire gli inaffidabili Suso e Calhanoglu.

La conquista della qualificazione della Champions League deve essere assolutamente il primo passo verso la rinascita. Poi ci sarà bisogno di un progetto tecnico che preveda 4 grandi acquisti (centrocampo e attacco) in due anni. Allora potremo ritornare a divertirci…

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