HANNO DETTO
Milan Como in Australia, Biasin difende Rabiot e Maignan: le sue parole stanno infiammando il popolo web
Milan Como in Australia, Biasin difende Rabiot e Maignan: le sue parole stanno infiammando il popolo web. Le ultimissime
L’editoriale settimanale di Fabrizio Biasin su Tuttomercatoweb.com accende i riflettori su una polemica che ha toccato il Milan da vicino: la discussione sull’opportunità di disputare l’amichevole contro il Como a Perth, in Australia. Il giornalista, pur riconoscendo la necessità di muoversi per il business, difende a spada tratta i calciatori rossoneri, i cui dubbi sono stati interpretati da alcuni come un capriccio.
Biasin riporta la contestazione mossa a chi ha espresso perplessità sul viaggio intercontinentale, in particolare le voci attribuite a Maignan e Rabiot (quest’ultimo citato nel pezzo per il contesto generale della polemica): «”Sono pagati per giocare”. Ellamiseria, siamo davvero ridotti così?». Per Biasin, questo è l’emblema di un pensiero eccessivamente economicistico.
Il punto centrale dell’analisi tocca la gestione della stagione, che ricade direttamente sulle spalle di Massimiliano Allegri e Igli Tare. Biasin sottolinea che i giocatori, a differenza di chi pianifica le finanze, hanno una responsabilità diretta sui risultati sportivi: «Quelli – i giocatori del Milan, ma pure quelli del Como – è possibile che a febbraio siano in ballo per conquistare obiettivi importanti e sanno perfettamente che un viaggio all’altro capo del mondo può incidere anche solo di uno zic sulla partita successiva».
La preoccupazione per l’impatto fisico e la stanchezza da jet-lag è, dunque, legittima e stra-condivisibile. In un Milan che punta forte sul gruppo e sulla ritrovata competitività, come ribadito nello scorso editoriale, ogni minimo dettaglio può fare la differenza nella lotta scudetto e in Europa. L’obiettivo primario di Allegri è massimizzare le performance sul campo, un obiettivo che un viaggio estenuante rischia di minare.
«Il fatto che i giocatori diano priorità al campo piuttosto che alle casse o all’ipotetico “si va a scoprire nuovi mercati” come no… è cosa normale e stra-condivisibile. Pensare di zittirli, invece, è solo molto triste», conclude Biasin. Il messaggio per la dirigenza, e indirettamente per i piani di espansione commerciale di club come il Milan, è chiaro: l’equilibrio tra business e prestazione atletica è delicato, e la salute e la concentrazione degli atleti devono sempre avere un peso preponderante.
