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Mercato Milan, Pellegatti avvisa Tare! Niente scuse, sono questi gli innesti necessari per Allegri

Milan News 24

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Mercato Milan, Carlo Pellegatti, noto giornalista, ha avvisato Tare e Furlani per quanto riguarda gli innesti che servono ad Allegri

Il calciomercato estivo del Milan continua a tenere banco, e le recenti dichiarazioni di Carlo Pellegatti a TMW Radio, nel programma “Calciomercato e Ritiri”, offrono uno spaccato significativo delle preoccupazioni che attanagliano l’ambiente rossonero. Pellegatti, giornalista di lunga data e profondo conoscitore delle dinamiche milaniste, ha espresso il suo punto di vista in modo schietto, analizzando le recenti prestazioni e le lacune della rosa, con un occhio di riguardo per le scelte del nuovo direttore sportivo Tare e del neo-tecnico Massimiliano Allegri.

L’analisi di Pellegatti parte dall’amichevole contro l’Arsenal, un match che, nonostante la sconfitta per 1-0, ha mostrato alcuni punti fermi ma anche diverse criticità. “L’uscita con l’Arsenal? Ha perso 1-0, ha tenuto abbastanza bene in difesa, hanno faticato sulla destra, Leao ha giocato centravanti ma le cose più belle le ha fatte a sinistra,” ha affermato il giornalista. Questa osservazione su Leao è particolarmente rilevante: il suo talento cristallino è innegabile, ma la sua posizione in campo sembra influenzare notevolmente la sua efficacia. L’esperimento di Allegri di schierarlo come punta centrale, seppur comprensibile in un contesto amichevole, non ha evidentemente sortito gli effetti sperati, sottolineando come la sua zona di comfort sia indiscutibilmente l’ala sinistra.

Un altro punto dolente emerso dalla partita è stato il rendimento di Ricci. Pellegatti non ha usato mezzi termini nel descrivere la sua prestazione: “Ricci, se il Milan ha controllo di palla, lo si vede, ma quando il Milan soffre fa fatica, scompare.” Questa dichiarazione evidenzia una fragilità strutturale nel centrocampo rossonero. In un calcio moderno che richiede equilibrio e personalità in ogni fase di gioco, un centrocampista che “scompare” nei momenti di difficoltà rappresenta una limitazione non indifferente. Questo solleva interrogativi sulla sua idoneità a ricoprire un ruolo chiave in un Milan che ambisce a competere ai massimi livelli.

Pellegatti ha poi sottolineato come questa amichevole non abbia offerto spunti significativi per il nuovo Milan che vedremo in campionato: “Non ha portato molto questa partita ad Allegri, la condizione fisica è quella che è ma è anche un Milan che non vedremo mai in campionato.” È chiaro che la preparazione fisica è ancora in corso, ma l’affermazione suggerisce che la formazione schierata e le dinamiche di gioco osservate non riflettono il potenziale o le intenzioni tattiche di Allegri per la stagione che verrà.

Le critiche più incisive di Pellegatti si sono concentrate sulle lacune della rosa e sulle strategie di mercato di Tare. “Non voglio sentire dire che tanto in difesa a destra siamo a posto, perché non è così. Serve un terzino,” ha tuonato il giornalista. Questa è una delle priorità assolute secondo la sua analisi. La fascia destra difensiva è da tempo un cruccio per il Milan, e l’assenza di un terzino di ruolo affidabile e performante potrebbe compromettere la solidità difensiva della squadra in un campionato lungo e impegnativo. La richiesta di un acquisto in quel ruolo è un chiaro monito a Tare e alla dirigenza.

Ma le preoccupazioni di Pellegatti non si fermano qui. Il centrocampo è un altro reparto sotto la lente d’ingrandimento: “Non voglio sentir dire che anche se non arriva Jashari ne abbiamo sei a centrocampo, perché Musah non può giocare nei tre di centrocampo e anche oggi lo ha dimostrato.” Questa è una critica diretta alla versatilità di Musah e alla profondità della rosa in mezzo al campo. Se Musah non è considerato un’opzione valida per il centrocampo a tre, le alternative si riducono, aumentando la dipendenza da pochi elementi. L’eventuale mancato arrivo di Jashari viene visto come un serio passo indietro: “Jashari pareggia l’uscita di Reijnders, se non arriva è un downgrade per ora, anche con Ricci e Modric.” L’addio di Reijnders lascia un vuoto significativo, e Jashari era evidentemente visto come il sostituto ideale per mantenere inalterata la qualità e l’equilibrio del centrocampo. Senza di lui, il Milan rischierebbe un depotenziamento qualitativo in un reparto fondamentale per le ambizioni di Allegri.

In sintesi, le parole di Pellegatti sono un campanello d’allarme per il Milan. Tra lacune difensive, un centrocampo da rinforzare e la necessità di definire i ruoli di alcuni elementi chiave, il calciomercato rossonero si annuncia ancora molto caldo. Il nuovo corso targato Tare e Allegri ha l’arduo compito di rispondere a queste esigenze impellenti per costruire una squadra in grado di competere per i massimi obiettivi in Serie A e in Europa. La caccia ai rinforzi è aperta, e le prossime settimane saranno decisive per capire la reale portata del Milan per la stagione 2025/2026.

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