Loftus-Cheek: «È nata così l'idea di venire qui, al Milan sto bene»
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Loftus-Cheek: «Ecco come è nata l’idea di venire qui, al Milan sto bene»

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Loftus-Cheek: «Ecco come è nata l’idea di venire qui, al Milan sto bene». Le dichiarazioni del centrocampista

Ruben Loftus-Cheek è intervenuto nel corso dell’ultima puntata di DAZN Heroes. Di seguito le dichiarazioni del centrocampista del Milan.

MILAN – «Dopo che ci ho giocato contro in Champions League, il Milan ha dimostrato di essere interessato a me. Non ci stavo pensando troppo, la stagione al Chelsea era ancora lunga, ma verso la fine le cose sono cambiate. Il Milan poi è sempre stato un grande club, dopo aver parlato con Pioli mi sono convinto a trasferirmi qui»

RUOLO – «Ho giocato in molti ruoli durante la mia carriera, negli ultimi due anni prevalentemente in posizione difensiva e per me non era una cosa naturale. Mi è sempre piaciuto avere la palla tra i piedi, avere la libertà di creare, di essere determinante. Nelle ultime due stagioni non l’ho potuto fare, quel modo di giocare non mi rendeva felice. Ora invece gioco in una posizione dove ho più libertà, quindi mi sento bene»

PIOLI – «Vuole che io sia dominante fisicamente a centrocampo. Penso che una delle mie caratteristiche sia la capacità di superare molti giocatori con forza, velocità e potenza. È qualcosa su cui faccio molto affidamento, è questo il mio contributo come giocatore. Più riesco a mostrarlo in campo, più riesco a essere dominante per aiutare la squadra»

GIROUD E LAUTARO – «Sono due giocatori molto diversi. Personalmente adoro giocare con Olivier perché è bravissimo a tenere palla: mi piace lanciarmi alle sue spalle perché so che, se gioco di sponda su di lui poi me la ripasserà nel punto perfetto… è davvero un ottimo riferimento. E poi è bravissimo segnare di testa. Lautaro non l’ho visto molto arrivando dalla Premier, ma sembra “letale” come finalizzatore, ha proprio una mentalità vincente. Sono sicuro che lo vedrò un po’ di più nel Derby»

ESPERIENZA CON ALLENATORI ITALIANI – «Ho sempre avuto la sensazione che Sarri e Conte volessero aiutarmi a migliorare il più possibile. Ho scoperto che gli allenatori italiani sono così, indipendentemente dall’età o da dove vieni: vogliono sempre aiutarti»

DERBY – «Non vedo l’ora di giocare il Derby. Loro sono molto forti, ma anche noi lo siamo: c’è sempre una chiave per battere l’avversario e noi siamo fiduciosi di avere i giocatori e la mentalità giusta per vincere quella partita»

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