Inzaghi alla Mazzarri. Basta prendere in giro i tifosi - Milan News 24
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2014

Inzaghi alla Mazzarri. Basta prendere in giro i tifosi

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Al Marassi è andata in scena l’ennesima brutta prestazione della stagione. Gli uomini di Inzaghi sono apparsi spenti e senza idee, i ritorni di Montolivo e De Jong non hanno soddisfatto le aspettative e il pubblico rossonero si è stufato di questo non gioco. E sono quest’ultimi le vere vittime. Infatti, la doppia beffa arriva con l’intervista del post partita quando un Inzaghi alla Mazzarri dichiara: “Cerchiamo di risolvere il problema sui calci piazzati, il sesto in stagione dobbiamo migliorare perché questi goal condizionano le partite. Fino al gol loro abbiamo fatto una buona partita, dovevamo essere cinici sulle occasioni avute con Menez. Anche il campo non era in buone condizioni e non favoriva il palleggio. La squadra cercherà di tornare grande, sappiamo da dove arriviamo, e dobbiamo continuare a migliorare. Settimana prossima giocheremo con il Napoli che sta sopra di noi in classifica e dovremo cercare di vincere. Il Genoa pressava molto e oggi secondo me potevamo prendere gol solo su calcio d’angolo e così è stato”. Analizziamo le sue parole: “Fino al gol loro abbiamo fatto una buona partita”. Non si sa che partita abbia visto l’allenatore rossonero ma prima del goal, soprattutto a centrocampo, la compagine rosso-blu aveva letteralmente imposto il proprio gioco. “Anche il campo non era in buone condizioni e non favoriva il palleggio”. Altra scusa Mazzarriana. Il campo era in condizioni pessime anche per l’avversario che è riuscito a far girar palla rasoterra per gran parte della partita. Infine “potevamo prendere gol solo su calcio d’angolo e così è stato”. Considerando che 6 delle 18 reti subite provengono da palle inattive, sarebbe l’ora di lavorarci su con più impegno. Così da evitare il “cornuti e mazziati” quando viene meno la prestazione.

In questa dichiarazione è racchiuso tutto ciò che ha fatto allontanare i tifosi da San Siro: mancanza di chiarezza, obiettivi fuori portata, parole fuorvianti e megalomani. Un leitmotiv monotono e stantio che accompagna i tifosi rossoneri dalla notte dei tempi. Da quella famosa estate in cui dopo smentite e contro smentite Ibrahimovic e Thiago Silva vennero ceduti al PSG. Dal momento in cui il deterioramento societario si abbatté sulla società “più titolata del mondo”. Dal momento in cui i sogni dei tifosi incominciarono a infrangersi contro pareti di bugie. E quest anno la novella, a quanto pare, non è cambiata. Al posto d’inutili e banali scuse sarebbe più obiettivo assumersi le proprie responsabilità. Un “lotteremo per l’Europa League, non siamo attrezzati per andare oltre. Poi se arriverà tanto meglio”. Quel “puntiamo al terzo posto” di poche settimane fa risulta un’oasi nel deserto. Perchè se una squadra come il Genoa (con tutto il rispetto del mondo) riesce a dominare gran parte della gara, un passo indietro è doveroso. I tifosi non si aspettano delle scuse ma fatti concreti e soprattutto l’onestà. Basta un Inzaghi alla Mazzarri. Ripartire da zero adesso senza aspettare l’ennesimo anno zero. L’avrà capito la società rossonera?

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