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Gattuso sfida il Benevento, con l’ultima della classe servono i tre punti

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Il Milan, dopo il cambio allenatore, cerca i primi tre punti sotto la gestione Gattuso. Il Benevento ancora non ha conquistato un punto

La prima ufficiale di gennaro Gattuso sulla panchina del Milan sarà contro il Benevento. Il match si giocherà alle 12.30 di domenica, orario non certo fortunato per i rossoneri che quest’anno hanno già perso contro la Sampdoria nella sfida di pranzo.

CAMBIO – Il Milan arriva alla sfida dopo una settimana frenetica che ha visto il cambio dell’allenatore. Non sarà facile per i giocatori abituarsi ai nuovi ritmi di lavoro e al nuovo modulo: Gattuso dovrebbe adottare il 3-4-3 mentre negli ultimi tempi Montella galleggiava tra il 3-5-2 e il 3-4-2-1. Per il momento la difesa rimane comunque a 3.

ULTIMA DELLA CLASSE – Fatte le dovute premesse l’avversario è ampiamente alla portata del Milan. Il Benevento non ha ancora raccolto un punto in Serie A raggiungendo un record negativo nei principali campionati europei. A parte qualche segnale di miglioramento nel gioco, i campani mostrano gravi limiti tecnici in fase difensiva. A dicembre sono già in piena zona retrocessione con una stagione quasi compromessa. Un alibi in meno per i rossoneri che hanno il dovere di raccogliere i tre punti per iniziare la rincorsa Champions.

Queste le parole del tecnico Gattino in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Benevento: “Sono felice. Essere qui è un sogno e voglio restarci a lungo. Se ci avevo mai pensato? Lo dico sinceramente: volevo arrivare qui. L’obiettivo è sempre stato sedermi a questo posto – evidenzia l’ex centrocampista -, avrei potuto allenare la Primavera 4 anni fa, entrare nello staff di Allegri, ma ero appena guarito dal problema agli occhi e credevo che la mia ora fosse arrivata: sapevo di lasciare qualcosa di straordinario ma volevo toccare con mano altre esperienze. Ora sono qui: voglio dare il massimo”.

Sul Benevento: Come arriva la squadra? Intanto ringrazio i ragazzi per la disponibilità, sono soddisfatto. Roma non è stata costruita in un giorno, ma per la voglia che mi hanno dato finora i ragazzi sono contento. La sfida di domani è delicata: abbiamo tutto da perdere, ma l’ambiente è carico. Stiamo attraversando un momento non facile e c’è un po’ di tensione. Ma da quando sono qui l’ambiente, lo staff medico e quello tattico ha lavorato benissimo. C’è entusiasmo: dobbiamo dimostrarlo sul campo. Qui c’è tanto da fare, i pensieri ti assalgono quando esci da qui…”.

Mentalità: Le vittorie aiutano a star bene – aggiunge il tecnico -, io ho un modo diverso di allenare rispetto a Montella, questo è chiaro a tutti. Se il mio sarà un Milan più italiano? Non lo so, sarà il Milan di chi farà meglio durante la settimana: non andrò a vedere il passaporto. Serve invertire la rotta. In questi primi allenamenti ho capito che continueremo con la difesa a 3″. Una rapida analisi sui singoli: “Bonucci è uno con carisma, leadership, ma voglio più persone con queste caratteristiche. Mi chiedete spesso di Biglia… Quanta gente gioca in Argentina? Ecco, c’è un motivo se lui è titolare in nazionale… Una persona pazzesca, a livello tattico è geniale. Però deve stare bene. Lavoreremo molto, abbiamo molto bisogno di lui. Kalinic alla Mandzukic? Non credo sia possibile. Deve essere il nostro 9… Ho fatto qualche colloquio coi singoli, finirò il giro con calma. Ho bisogno di conoscere tutti bene. Per esempio Kessie ha giocato anche da seconda punta. Voglio sfruttare al massimo tutti i miei ragazzi”.

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