Furlani a DAZN:«Sull'inchiesta, futuro Pioli e il mercato: vi svelo....»
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Furlani a DAZN: «Leao e Maignan sono contenti di rimanere. Pioli? Non sarà una partita a decidere il suo futuro. Su San Siro, il ruolo di Ibra e l’inchiesta: vi svelo tutto»

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Furlani a DAZN LIVE: le parole dell’amministratore delegato del Milan al programma Supertele condotto da Pierluigi Pardo

L’ad del Milan Giorgio Furlani è intervenuto al programma Supertele di DAZN: Milannews24 ha seguito LIVE tutte le sue dichiarazioni dopo il weekend che ha visto i rossoneri pareggiare 3-3 contro il Sassuolo.


SULLA SETTIMANA – «Settimana chiave sia da tifoso che da dirigente. Saranno due partite importanti, incrociamo le dita e speriamo di fare bene».

GIUDIZIO SULLA STAGIONE – «Troppo presto. Vediamo questo ultimo mesetto, finora stiamo facendo bene se vediamo rispetto all’anno scorso. Siamo 12 punti avanti, un peccato essere usciti dalla Champions. Noi partiamo ogni stagione per vincere».

SULLA PROSSIMA STAGIONE – «Dobbiamo dare al mister la squadra più competitiva possibile. Il Milan parte sempre per vincere le competizioni anche se non ci riesce tutti gli anni. Champions? Prima partita sfortunata, quella col Dortmund condizionata dagli infortuni. Ci rifaremo l’anno prossimo».

FILOSOFIA DIETRO AL MERCATO «La filosofia è quella di migliorare la squadra. Era necessario modificarla mentre quest’anno sarà un lavoro più leggero o meglio, mirato. Non è giusto dire che puntiamo solo a una tipologia o a un’altra. Lo scouting è importantissimo, si guarda la personalità del giocatore e il tema finanziario».

QUANTO PUÒ CRESCERE – «Siamo attorno ai 400 milioni circa. Quanto può crescere? Domanda complicata. Dipende sicuramente dall’attività che facciamo noi e quindi dal lavoro che svolgiamo coi nostri partners come Puma, MSC, Emirates, in parte dipende dalle competizioni UEFA ovvero quanto andiamo avanti e anche dal lavoro che facciamo con la Serie A per accrescere il fatturato della Serie A soprattutto a livello media. E poi c’è la parte stadio che è importantissima: a oggi come stadio abbiamo San Siro e ci focalizziamo su questo per renderlo un’esperienza migliore per i nostri tifosi. Un domani chi lo sa».

SU SAN SIRO – «A San Siro andavo con mio papa, è un posto speciale. In giro per il mondo ci sono pochi stadi come San Siro, lo dicono molti tifosi, non solo milanisti. Come amministratore e tifoso che capisce che lo stadio è un motore per creare rigore con il calcio al centro è un prodotto datato».

POSSIBILE CESSIONE – «Noi non abbiamo di fare delle cessioni per rientrare da perdite, quindi essendo in attivo in partenza abbiamo la possibilità di investire. Non abbiamo questa necessità: Rafa Mike e Theo sono giocatori del Milan, hanno contratti lunghi e sono contenti di rimanere al Milan».

GIROUD – «Ha fatto la storia del Milan e sta performando ancora ad alti livelli. Non siamo stati timidi lo scorso anno sul mercato e non lo saremo nemmeno in quello che arriverà laddove ce ne sarà bisogno. I ragazzi arrivati in estate hanno fatto bene e sono felici di stare qui».

POSSIBILE GRANDE COLPO – «Non bisogna fare i colpi tanto per farli e mettere in difficoltà la continuità aziendale. Noi dobbiamo continuare a migliorare la squadra per vincere. Non dobbiamo fare colpi che facciano scena, ma che siano utili».

SUL RUOLO DI IBRAHIMOVIC – «Si è detto tanto su Zlatan. La leadership e le decisioni finali sono di RedBird e di Gerry Cardinale. Sotto di lui c’è un gruppo di lavoro. Zlatan sta già facendo vedere che è anche un grande campione fuori dal campo. Contribuisce su vari fronti. Sulla parte sportiva è composta da Zlatan, Gef Moncada e io. Ognuno ha delle competenze. Poi ci sono altre aree di lavoro come quella dello stadio dove Scaroni è molto coinvolto. La leadership è di Cardinale. Ibra ha molta influenza sulla parte sportiva».

SUI NUOVI ARRIVI «Ognuno è stato un acquisto molto cercato, seguito, che contenti di avere in gruppo, tutti si sono integrati e sono felici di stare al Milan».

SUL RITORNO CONTRO LA ROMA – «Spero che giovedì i nostri campioni facciano una grande partita».

IDOLI AL MILAN – «Tra i campioni “meno ovvi” Savicevic e Weah, per tanti milanisti, sono dei giocatori meravigliosi. Di Dejan ricordo sempre il gol contro il Barcellona, mentre Weah aveva una potenza devastante»

LEAO – «È un giocatore straordinario e quando vuole non lo fermi. E’ un bravissimo ragazzo, sempre sorridente ed è bello stare in gruppo con lui».

L’IMPORTANZA DEL DERBY – «Lo sogno il derby, se ci penso? No, evito. Lo giocheremo a mille. Sappiamo come finirà questa Serie A e penso che non sia così importante se vinceranno lo scudetto»

INCHIESTA – «C’è queata idea che RedBird non sia il proprietario del Milan ed è qualcosa di sbagliato. I fatti sono semplici. Le autorità hanno il diritto di fare le indagini che vogliono, ma noi non abbiamo nulla da nascondere».

SUL FUTURO DI PIOLI – «C’è questo uomo che è perennemente sotto i riflettori. È da inizio stagione che la critica al mister si accende dopo ogni partita non vinta. Quest’anno ha fatto bene e siamo focalizzati sul finale di stagione. Pioli è una persona squisita, con la quale si lavora molto bene e posso dire che siamo fortunati a lavorare con lui.  Non possiamo giudicare un allenatore su una partita, ma si valuta su una stagione intera. Vedremo come andrà a finire la stagione ma siamo fiduciosi».

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