Fonseca Milan, Fosseux: «In Francia era temuto, ve lo racconto»
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Fonseca Milan, Fosseux (La Voix du Nord): «In Francia era TEMUTO perché col Lille poteva battere tutti. Il suo stile di gioco, la crescita dei giovani e non solo: vi spiego tutto» – ESCLUSIVA

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Il giornalista de La Voix du Nord Olivier Fosseux ha parlato in ESCLUSIVA a Milannews24: le dichiarazioni su Fonseca, David e il futuro di Maignan

Fonseca sarà il prossimo allenatore del Milan. Ormai non ci sono più dubbi e per conoscere meglio l’ex tecnico della Roma e del Lille, Milannews24 ha contattato in esclusiva il giornalista de La Voix du Nord, Olivier Fosseux.

Fonseca si appresta a diventare l’allenatore del Milan tra le critiche e polemiche dei tifosi: come era stato accolto il tecnico al Lille e come valuta il suo percorso in Francia?

«Paulo Fonseca è stato ben accolto dai tifosi del Lille, molto meglio di Jocelyn Gourvennec l’anno prima. In Ligue 1 ha lasciato il segno di un ottimo tattico che fa giocare molto bene la sua squadra. Con lui il LOSC è arrivato 5° e poi 4° con un gioco offensivo anche se in entrambe le stagioni, il Lille ha perso un posto in classifica all’ultima giornata. In ogni caso il Lille con Fonseca era temuto perché era una squadra che poteva battere tutti».

Quali sono le principali caratteristiche del gioco di Fonseca?

«Tatticamente è un fan del 4-2-3-1, perché trova che sia il sistema più equilibrato. Quest’anno si è evoluto tentando un 4-3-3 per riportare un po’ più di solidità nei momenti difficili.
Un gran lavoratore, gli piace che la sua squadra abbia il possesso della palla e la muova in modo pulito verso il campo avversario. Con lui il Lille ha sempre creato occasioni da gol. Garantisce inoltre un’uscita palla al piede molto rapida dalle fasce e gli piace anche mettere un mancino a destra per la posizione di ala e viceversa».

Dal punto di vista tattico: Fonseca è molto offensivo. Come lo vede al Milan che ha utilizzato nelle ultime stagioni il 4-2-3-1?

«Bisognerà vedere la rosa che avrà a disposizione alla ripresa, ma immagino che la dirigenza del Milan creerà per lui una grande squadra per giocarsi lo scudetto e arrivare il più lontano possibile in Champions League. In ogni caso, al Lille, ha fatto passi da gigante con i giocatori, sia i più giovani che quelli esperti. Anche un giocatore come Benjamin André, 33 anni, ha imparato tanto con lui».

Pensa che Fonseca sia sottovalutato dai tifosi rossoneri in questo momento?

«Completamente. Fonseca si è dimostrato valido in Ligue 1. Il Marsiglia voleva ingaggiarlo la scorsa stagione e su di lui si sono informati anche i club inglesi».

La valorizzazione dei giovani può essere anche un altro punto a favore del tecnico. Tra i rossoneri chi potrebbe fare l’exploit con Fonseca?

«Al Lille, Fonseca ha dato a Lucas Chevalier la possibilità di diventare il portiere numero 1. Ha permesso a Leny Yoro, 18 anni, di partire titolare al centro della difesa e i più grandi club già vogliono ingaggiarlo. Ha anche concesso un po’ di tempo per giocare anche al 16enne Bouaddi. Il giovane Tiago Santos ha fatto progressi incredibili in una stagione in cui era sconosciuto nella D1 portoghese. Non conosco tutta la rosa del Milan, ma mi sembra ovvio che Fonseca punterà su giovani come Jimenez, Simic o Bartesaghi se saranno presenti la prossima stagione. Ma forse è più difficile per un giovane trovare il suo posto a Milano che a Lille».

Ci sono altri due giocatori francesi al Milan. Entrambi sono al centro del calciomercato: cosa pensa la Francia di Maignan e Théo Hernandez e del loro possibile futuro?

«La mia opinione su questo argomento è irrilevante. Questo deve essere discusso con i giocatori e coloro che li circondano. Conosco meglio Maignan perché l’ho seguito al Lille e poi nella nazionale. Il Milan ha un grandissimo portiere come Mike Maignan e dovrebbe fare del suo meglio per trattenerlo».

Un attaccante seguito dal Milan è David. Pensi che lascerà il Lille? Ci sono altri club interessati?

«Jonathan David è un ottimo giocatore, un grande realizzatore quando ha fiducia. Inoltre è un giocatore che non si risparmia mai, moltiplicando le pressioni per la squadra. È abile con entrambi i piedi. Gli resta un anno di contratto con il Lille: quello che vuole è giocare in Champions League».

Si ringrazia Olivier Fosseux per la disponibilità e la gentilezza mostrata in questa intervista.

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