Favori arbitrali Juventus, contro di loro è una guerra persa
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Editoriali

Favori arbitrali Juventus, contro di loro è una guerra persa (e non solo per il Milan)

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Favori arbitrali Juventus – Le ultime sfide tra Juventus e Milan lasciano in eredità una serie di ingiustizie e decisioni a favore dei bianconeri

Quanto visto ieri sera durante Juventus-Milan rispecchia un assioma della tradizione calcistica italiana: nel dubbio, si fischia a favore della Vecchia Signora. Quando le conseguenze degli errori arbitrali sollevano una bufera mediatica allora ci si rifugia dietro alla “buona fede”, all’ “errore umano”, alla “discutibile decisione”.

Il Var non ha fatto altro che ridicolizzare uno stato di cose. La dimostrazione più lampante ci viene dalla partita di ieri sera, sfida che rischia di diventare il nec plus ultra del calcio italiano. Perché? Semplicemente perché giudicando l’accaduto non si riesce a trovare una giustificazione plausibile all’operato di Fabbri. Se in Supercoppa Italiana Banti si era rifiutato di andare a rivedere il contatto Conti-Emre Can lasciando agli ingenui il beneficio del dubbio (“errore umano”, appunto), altrettanto non si può dire del direttore di gara di ieri sera. Fabbri va addirittura al monitor del Var per visionare il fallo di mano di Alex Sandro, ci riflette qualche minuto, poi prende la decisione definitiva: non è rigore!

Allora le ipotesi sono due: o è totalmente incompetente tanto da non conoscere le basilari regole del gioco del calcio (alla luce anche delle altre decisioni nel corso della partita) o è in mala fede. Rimaniamo con un forte dubbio, soprattutto se ripensiamo agli ultimi Milan-Juventus. Nella Supercoppa di gennaio c’era stato un giusto rosso per Kessie, ma nessuna provvedimento per il fallaccio del già ammonito Matuidi su Calabria. Chiamiamola disparità di metro di giudizio.

Portiamo ora la mente all’andata di questa stagione. Mazzoleni va al Var (storia già vista, vero?), decreta una palese calcio di rigore per il Milan, ma inspiegabilmente non ammonisce Benatia. Se valuti il fallo da rigore, allora c’è l’espulsione (forse troppo contro i bianconeri). Per la cronaca al Var c’era Fabbri. Poi Mazzoleni fischia un fallo inesistente di Higuain sullo stesso Benatia e espelle giustamente l’argentino per proteste.

Andiamo qualche mese indietro, al 9 maggio 2018. La Juventus stravince meritatamente la finale di Coppa Italia, eppure l’arbitro a fine primo tempo fa finta di non vedere un’entrataccia da rosso del solito Benatia su Calhanoglu. Nessun provvedimento, nemmeno un’ammonizione. Il marocchino poi segnerà due gol che saranno decisivi per sbloccare la finale.

Per non parlare del fallo di mano di De Sciglio, avversario a mezzo metro e mano vicina al corpo, con conseguente rigore nel recupero per la Juventus. E poi c’è la rete di Muntari con palla dentro di due metri, episodio che ha destato una fitta rete di commenti anche sulla stampa internazionale.

Non è andata certo meglio all’Inter quest’anno che si è vista espellere Vecino; ma Pjanic, intanto, la passava liscia per grazia di Orsato. Negli ultimi anni Napoli e Roma nelle sfide contro la Juventus hanno subìto anche di peggio (il video sotto lo testimonia). Ma si sa, alcuni falli sono più falli di altri. Con buona pace del Milan e di tutte le squadre di Serie A.

 

 

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