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ESCLUSIVA MN24 – Di Marzio: «Icardi al Milan? C’è un fondo di verità»
Abbiamo intervistato in esclusiva Gianni Di Marzio. Tra i temi dell’intervista: Icardi, Milik, Rangnick e il futuro del Milan
Abbiamo intervistato in esclusiva Gianni Di Marzio, esperto di calcio internazionale con una grande carriera alle spalle. È stata l’occasione per chiedergli un parere sul probabile arrivo di Ralf Rangnick al Milan: «Rangnick è una novità per il calcio italiano, è un tipo di manager all’inglese. A me è capitato di ricoprire entrambi ruoli e di fare mercato ed è impegnativo. È difficile per il tedesco fare entrambi i ruoli, a meno che non si affidi ad un direttore sportivo competente, come ad esempio Massara. Per il tedesco non sarebbe facile ambientarsi nel calcio italiano, dovrebbe fare un percorso tecnico. Poi Rangnick è un dirigente che ha fatto bene e magari riuscirà a portare la propria mentalità anche in Italia. Non me lo immagino alla presentazione con delle battute alla Mourinho. Magari saprà anche già parlare italiano perché lo sta già studiando».
Come valuta il lavoro svolto da Maldini e Boban in questa stagione?
«Maldini e Boban hanno trovato una situazione difficile, ma avevano raddrizzato le cose. Si poteva andare avanti e si poteva provare a tornare ai fasti di un tempo. Maldini è un personaggio carismatico e affidabile. Non è solo una bandiera del Milan, ma è anche una persona seria».
C’è la concreta possibilità di vedere Mauro Icardi in rossonero?
«Non mi meraviglio che Icardi possa arrivare al Milan. Se ne sente parlare, non sarebbe la prima volta che un giocatore dall’Inter passi al Milan, e viceversa. C’è sempre un fondo di verità quando escono fuori i nomi di mercato. Poi però c’è la questione Wanda Nara, che oltre ad essere la moglie è anche l’agente del giocatore. Evidentemente il Milan cerca un attaccante d’area di rigore. Per il futuro si vuole un centravanti, magari in un 4-3-3 con Rangnick con due esterni alti. L’ex capitano dell’Inter non è un giocatore che collabora tanto con la squadra, ma in area di rigore è letale».
L’altro nome per l’attacco è Milik, cosa c’è di vero?
«Per il Milan è uscito anche il nome di Milik che rientra in questi parametri. Un centravanti d’area di rigore, tecnico, fa movimento e gioco di squadra. Un attaccante da doppia cifra, il Milan non sbaglierebbe a puntare di lui. L’unica incognita semmai riguarda la condizione fisica, visto che è reduce dagli infortuni».