2016
ESCLUSIVA Bucchioni: “Milan di transizione, i tifosi abbiano pazienza”
Enzo Bucchioni, noto giornalista ed opinionista sportivo, ha parlato in esclusiva a Milannews24 in merito al difficile momento che sta vivendo il Milan:
Giorni frenetici per il futuro societario del Milan ma per ora tutto tace. Silvio Berlusconi si arrenderà o i tifosi dovranno ancora aspettarsi un’annata sul trend delle precedenti?
“Ci vuole un po’ di pazienza, l’operazione di Berlusconi ha allungato i tempi per la chiusura della trattativa con i cinesi. La scadenza è il 30 giugno, Galatioto in questi giorni è stato in Italia e con la cordata si sta cercando di concludere il tutto. Bisogna parlare chiaro ai tifosi, far capire loro che ci si ritrova in una fase di transizione e che la squadra ha bisogno del giusto supporto“.
Andando all’ultima stagione flop di Mihajlovic e Brocchi, di chi è la colpa maggiore? Mercato, allenatori, giocatori o altro?
“Lo sbaglio maggiore risiede nel mercato che è stato fatto. Sono stati presi giocatori ad un prezzo sopraelevato. Non che io voglia gettargli la croce addosso ma uno come Bertolacci non era certo il tipo di centrocampista che serviva al Milan. Serviva piuttosto un centrocampista in grado di mettere ordine e dettare i tempi in mezzo al campo, in difesa Romagnoli è stato un buon acquisto ma ha bisogno di tempo per raggiungere la piena maturità. Chi mi ha convinto davvero è stato Bacca, riguardo agli allenatori un altro errore è stato commesso a fine stagione quando è stato esonerato Mihajlovic per far posto a Brocchi, terzo tecnico esordiente bruciato dalla società in 2 anni“.
Pochi i giocatori che si sono salvati ma è impensabile che avvenga una rivoluzione totale. Da chi bisogna ripartire?
“Senza risorse non si può fare mercato. Se prima non vedo la firma che decreterà l’acquisto del club da parte dei cinesi non credo a nessun cambiamento. Può anche darsi però che i cinesi non siano in grado di investire subito quei 100-200 milioni a disposizione per via del fair-play finanziario comunque un loro eventuale ingresso in società lo vedo bene. Nel caso in cui le cose restassero così come sono, temo che questo periodo di buio durerà ancora per molto. Dei giocatori attuali non ne salvo in tanti, chi ha fatto molto bene è stato Bacca ma se Berlusconi non vende sei costretto a cedere il colombiano altrove“.
L’esperienza di Galliani al Milan sembra lentamente giungere verso il capolinea: in molti si sono espressi contro l’ad tra cui due ex campioni come Paolo Maldini e Rino Gattuso. Non crede che l’assenza di una spalla fidata come Braida abbia inciso più del dovuto?
“C’e’ da dire che Braida negli ultimi tempi prima di chiudere la sua esperienza era stato un po’ emarginato, Galliani si era poi affidato a quei 2-3 procuratori esperti tipo Bronzetti, Raiola attribuendo a loro un ruolo importante nel mercato. L’errore di Galliani è stato quello di rimanere sugli allori di 20 anni fa credendo di avere quelle stesse potenzialità che avevano dato lustro ai tempi che furono. Un esempio di come si è scivolati in basso lo si vede, ad esempio, nel rinnovo di Montolivo e nel fatto che siamo quasi al 20 giugno e non si sa chi è l’allenatore“.
Qualora subentrassero i cinesi e investissero subito 100 milioni, quali saranno i 2/3 nomi giusti per ribaltare le sorti di questo Milan? Su quale reparto si dovrebbe investire principalmente?
“Io prenderei 3 giocatori da 30 milioni circa l’uno, innanzitutto guarderei al centrocampo dove occorre la regia di un forte giocatore dai piedi buoni. Se devo fare nomi, mi affascinano Biglia della Lazio e Paredes reduce da un buon campionato ad Empoli. Prenderei poi un difensore d’esperienza, accanto a Romagnoli vedrei bene Benatia ma c’è la Juventus vigile sul giocatore; in attacco non saprei, dico solo che è stato commesso un errore nel far partire El Shaarawy“.
Questione panchina. Marco Giampaolo sembra in pole per guidare i rossoneri nella prossima stagione. A parte un po’ di esperienza in più, in che modo l’ex tecnico dell’Empoli può cambiare volto a questa squadra, sia che i cinesi facciano o meno il loro ingresso nel club?
“Un tecnico da solo non può cambiare volto ad una squadra, Giampaolo è un bravo allenatore, sta duellando con Brocchi per la panchina ma manca della giusta esperienza. Ad Empoli ha fatto bene perchè quella toscana è una piazza tranquilla che non ti mette pressioni. Ciò che bisogna chiedersi è se veramente sia pronto per allenare il Milan considerato che il suo lavoro verrà monitorato quotidianamente dal presidente Berlusconi“.
Alla luce di tre stagioni consecutive senza qualificazione all’Europa, qual è l’obiettivo più realistico a cui puntare nella prossima stagione?
“Si deve puntare a dire le cose in modo chiaro ai tifosi, la situazione è quella che è e in questo stato di difficoltà bisogna stringersi attorno alla squadra. Non ci sono obiettivi da prefissare e qualsiasi allenatore che verrà va lasciato lavorare in pace. Tutto gira intorno all’accordo coi cinesi, se tra qualche mese con i nuovi investitori verrà fatta una buona campagna acquisti a quel punto si potrebbe strizzare l’occhio all’Europa, habitat naturale per questa società ma adesso conviene guardare in faccia la realtà che deve fare stare tutti coi piedi per terra“.
