Diamanti: l'ennesimo acquisto senza futuro del Milan? - Milan News 24
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2014

Diamanti: l’ennesimo acquisto senza futuro del Milan?

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Il prossimo mercato del Milan si arricchisce sempre più di nomi e tra questi spicca qualche nome italiano che fino a qualche anno fa lasciava il segno nella nostra Serie A per poi emigrare in Cina. Il soggetto in questione è Alessandro Diamanti, partito nel gennaio della stagione precedente con destinazione Guangzhou e adesso pronto nel gennaio della stagione in corso a rituffarsi nel campionato italiano, probabile innesto rossonero di questo mercato invernale ormai alle porte.

Qualora il suo passaggio alla corte di Inzaghi dovesse effettivamente concretizzarsi, Diamanti verrebbe ad occupare il ruolo di esterno d’attacco che Honda andrà a lasciare causa l’impegno in Coppa d’Asia con la sua Nazionale giapponese. Desta una certa curiosità vedere l’ex fantasista felsineo vestire la maglia del Milan lì in un reparto come quello offensivo che finora ha dato non pochi problemi. Giocatore in grado di dare una grande vivacità al gioco, ha fatto vedere le sue cose migliori con il Bologna dove ha giocato per circa due anni e mezzo indossando pure la fascia di capitano. I tifosi continuano però a porsi la solita domanda, se sia un elemento ancora in grado di fornire il suo valido contributo in campo o forse, vista l’età (32 anni da compiere a maggio) e una carriera che a sua volta sembra andare sulla via del tramonto, si possa correre l’ennesimo rischio di ritrovarsi con un campione non più al passo con i tempi…

Acquisti senza futuro, over 30, gente dal curriculum calcistico di tutto rispetto ma con un periodo di flessione nelle ultime stagioni: sarebbero queste le soluzioni per rilanciare una squadra nelle posizioni che le spettano? Senza nulla togliere a Diamanti il quale nella sua ultima esperienza italiana era l’unico a tenere in mano le sorti del Bologna poi retrocesso, in casa Milan è già lampante il caso di Torres giunto la scorsa estate a 30 anni suonati e con una carriera alle spalle praticamente completata. Passare dalla gioia alla delusione per lo spagnolo è stato breve nell’ambiente milanista (nonostante la fiducia incondizionata di qualcuno come ad esempio il presidente) e non sarebbe affatto tollerabile dover assistere ad un altro giocatore arrivato con l’età e con le motivazioni.

Del resto, il periodo trascorso in Oriente è stato un po’ un periodo d’esilio per il fantasista di Prato e un nuovo impatto con l’Italia è da valutare con attenzione. In quante occasioni si è detto che la seconda volta in quella stessa squadra non è mai come la prima e un fallimento è più che scontato? Ciò non sta a significare che Diamanti non debba venire al Milan, assolutamente, si spera solo che la brillantezza e la personalità ammirate fino a poco prima di lasciare il nostro calcio siano tuttora replicabili in caso di un suo trasferimento in rossonero e ogni minimo dubbio su di lui venga messo immediatamente a tacere. A 32 anni magari difficilmente diventerai una bandiera, specialmente in una grande squadra. Non entrerai nella hall of fame e le tue gesta non verranno mai affiancate alle gesta solenni di coloro i quali hanno scritto pagine di storia giocando per lungo tempo nello stesso club. Dovrai comunque sudare, tanto per cominciare, al fine di conquistarti il posto e se le prestazioni saranno convincenti almeno un’altra annata potrà essere assicurata.

Come avviene in questi casi, la parola spetta solo ed esclusivamente al campo. Il rettangolo di gioco è il miglior giudice da poter dire se Alessandro Diamanti è realmente intenzionato a ripetersi oppure converrebbe appendere le scarpette al chiodo.

 

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