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Derby, dalla promessa di Suso a quella di Kessie
Frank Kessie fa una promessa da mantenere in caso di vittoria nel derby. Poi qualche battuta sugli obiettivi personali in questa stagione
Vi ricordate la promessa di Suso l’anno scorso prima del derby di andata? Il giocatore aveva assicurato che in caso di doppietta avrebbe fatto a piedi da Milanello a San Siro. Arrivò la doppietta ma non ci sono notizie in merito sulla seconda parte della storia. A distanza di un anno arriva un’altra promessa di un giocatore del Milan.
TANK – Frank Kessie no sta attraversando un buon momento di forma dopo l’expolit di inizio stagione: «Se segno e vinciamo il derby, prometto che vado da Milano e Milanello a piedi» – ha assicurato il centrocampista al Corriere dello Sport.
L’ivoriano probabilmente accusa un calo di rendimento dovuto alla stanchezza. L’ultimo impegno con la Nazionale gli è costato un lungo viaggio fino in Africa ma il giocatore si sente pronto:«Non sono stanco, per nulla. Io più lavoro, più ho voglia di lavorare – spiega al Corriere dello Sport – Per me è normale, nel Cesena ho giocato 35 partite, l’anno scorso sono stato espulso e mi sono fermato a 32. E questa stagione voglio farne anche di più. Sono sempre sul pezzo ricordando l’obiettivo. Il Milan mi ha chiamato per tornare in Champions. Questa è una nuova sfida per me, voglio essere all’altezza».
Sugli obiettivi personali: «Alla fine della stagione voglio arrivare a otto gol. Chi tira il prossimo rigore tra me e Ricardo Rodriguez? Chi si sente meglio. Io e lui siamo i rigoristi, poi decidiamo assieme. La maglia numero 19 contesa a Bonucci? Parlando anche con la società, ci siamo messi d’accordo. Ora ho il 79 perché è il più simile al 19. Mi sono arrabbiato quando hanno messo in discussione la mia età? No, neanche lo sapevo. Non ho mai avuto problemi di razzismo negli stadi italiani.
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Nel tempo libero esco pochissimo, quasi solo per giocare a bowling, sono bravo! Guardo molti film, mi piace la serie Transporter. Vivo da solo in zona San Siro, ma tra due mesi dovrebbe raggiungermi mia madre Natalie. Le dirò che farà freddo, così lei sarà preparata».
Sull’avventura al Milan: «L’Atalanta gioca per restare in serie A, il Milan per vincere lo scudetto. È chiaro che le pressioni siano maggiori, ma io non leggo niente, né giornali né social. Penso solo a lavorare, ci sono tanti compagni di livello che mi danno fiducia. E anche l’allenatore. Montella è un grande allenatore, perché prende tutte le pressioni su di lui e fa il bene della squadra. Il derby va vinto, non importa se si gioca bene o male, va vinto in qualunque modo. Quale giocatore dell’Inter temo di più? Perisic. Cosa ricordo dei derby del passato? I gol di Shevchenko, ma anche Zanetti»
