Deferimento Uefa, ecco spiegato il precedente caso del Galatasaray
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Deferimento Uefa, ecco spiegato il precedente caso del Galatasaray

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Deferimento Uefa, studiamo meglio il caso del Galatasaray, squalificato dalla federazione europea per violazione del Financial Fair Play

La notizia del deferimento del Milan da parte della Camera investigativa sul controllo finanziario della Uefa ha scosso l’ambiente milanista. Da una parte c’è ottimismo, dall’altra si teme l’esclusione dalle competizioni europee. Quest’ultima soluzione sarebbe una beffa per i rossoneri che stanno combattendo da mesi per cercare di centrare il tanto agognato quarto posto valido per la qualificazione in Champions.

Cerchiamo di analizzare il precedente caso del Galatasaray. Nel corso della stagione 2015/2016 il club turco finisce sotto l’occhio della federazione calcistica europea a causa della mancanza del rispetto delle regole del Financial Fair Play. Nel gennaio del 2016 la Camera investigativa rinvia il caso alla Camera giudicativa perché non è stato «rispettato il criterio del pareggio di bilancio durante il periodo di monitoraggio della stagione 2015/16».

Il problema è la violazione del Settlement Agreement sottoscritto dalla società giallorossa nel maggio del 2014. Appurato un buco di 45 milioni di euro nel bilancio, la Uefa constata una violazione dell’articolo 15 delle leggi procedurali che governando la CFCB UEFA, decretando una riduzione del personale della società e una pesante sanzione.

Il 2 marzo la Uefa si esprime con questa sentenza riportato anche sul sito ufficiale dela federazione:

«La camera aggiudicativa dell’Organo di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) ha annunciato che il Galatasaray AŞ sarà escluso dalla prossima competizione UEFA a cui si qualificherà nelle prossime due (2) stagioni (2016/2017 e 2017/2018).

La decisione è stata presa perché il Galatasaray non è riuscito a rispettare l’accordo di quietanza concordato con l’investigatore capo del CFCB a maggio 2014, ai sensi dell’articolo 15 delle regole procedurali che governano l’organo UEFA di controllo finanziario dei club.

Alla squadra turca è stato anche imposto di limitare le spese complessive per i benefit a tutti i giocatori nei dei prossimi due cicli di rendicontazione (che terminano nel 2016 e nel 2017)».

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